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Cooperazione & Relazioni internazionali

Il flop di Sarkozy

Calo del presidente francese nei sondaggi. Il suo giro di vite sulla sicurezza non convince

di Joshua Massarenti

Ci sono cascati una volta, non ci cascheranno una seconda. La politica di sicurezza del presidente Nicolas Sarkozy contro immigrati e giovani delle banlieue, rivelatasi decisiva per la sua vittoria alle presidenziali del 2007, non convince più i cittadini francesi.

Dopo un’annata 2009-2010 disastrosa, segnata dalla crisi economica e dall’affaire Bettancourt, Sarkozy sperava forse in cuor suo di riconquistare l’affetto del popolo a colpi di dichiarazioni di guerra totale contro Rom e ragazzi nati da genitori extracomunitari. Contro questi ultimi, il presidente francese ha annunciato lo scorso 30 luglio a Grenoble misure durissime, tra cui un provvedimento in base al quale potrà essere ritirata la cittadinanza francese a “qualsiasi persona d’origine straniera che volontariamente attenti alla vita di un agente di polizia, di un gendarme o a qualunque altro depositario di autorità pubblica”.

Ma l’ennesimo giro di vite annunciato dall’inquilino dell’Eliseo sul tema sicurezza non ha avuto l’effetto sperato. Anzi, due sondaggi realizzati pochi giorni dopo il discorso di Grenoble e pubblicati oggi da Le monde dimostrano che la popolarità di “Sarkò” rimane molto bassa, ferma sul 34%, un punto percentuale in meno rispetto alle ultime indagine di opinione effettuate nel marzo scorso.

Entrando nei dettagli, si scopre che la disaffezione è particolarmente forte tra i quadri e le professioni liberali (-13% nel sondaggio di IFOP e -13,3% in quello realizzato da Ipsos-Le Point). Va meglio invece con gli operai (+7% per IFOP) e gli impiegati (+5%), classi sociali note per la sensibilità alle campagne xenofobe promosse dal Fronte Nazionale, il partito di estrema destra al quale Sarkozy avrebbe “rubato” il 7% dell’elettorato.

Ma in entrambi i casi, la sua quota di popolarità rimane bassa (attorno al 30%). Altro segnale negativo per il presidente francese è il desiderio espresso dal 55% dei sondati di veder trionfare la sinistra alle prossime elezioni presidenziali del 2012. Addirittura sette cittadini francesi su dieci sperano che Sarkozy non venga rieletto. All’Eliseo i tempi sono davvero duri.


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