Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Sanità & Ricerca

Contributo record degli Usa

4 miliardi di dollari al Fondo globale per la lotta all'Aids, tubercolosi e malaria

di Emanuela Citterio

Gli Stati Uniti hanno annunciato un finanziamento record di 4 miliardi di dollari in tre anni al Fondo globale per la lotta all’Aids, Tubercolosi e Malaria. La notizia è stata anticipata in occasione della conferenza dei donatori che si è aperta il 4 ottobre a New York.

Il Paese di Obama è già quello che contribuisce in misura maggiore al Fondo Globale, con 5,1 miliardi di dollari donati dal 2002 ad oggi.

Dietro il finanziamento record, secondo la stampa statunitense, c’è l’intenzione da parte dell’amministrazione Obama di dare un segnale anche agli altri Paesi, visto che in concomitanza con la crisi economica molti governi donatori hanno ridotto il loro contributo.

Il Fondo contro Aids, malaria e Tbc ha calcolato che servono almeno 20 miliardi di dollari nel triennio per raggiungere gli obiettivi entro il 2015, tra cui quello di eliminare la trasmissione madre-figlio dell’Hiv. Il bilancio del Fondo globale, dal 2001, è di 19,4 miliardi di dollari con oltre 600 interventi in 145 Paesi e 5,7 milioni di vite salvate.

Francia, Norvegia e Canada hanno già annunciato incrementi delle sovvenzioni al Fondo globale (fino al 20% in più per il prossimo triennio) mentre Usa, Regno Unito, Giappone, Germania e Spagna hanno preso forti impegni finanziari lo scorso 22 settembre nel vertice sugli otto Obiettivi del millennio entro il 2015.

E l’Italia? «Non è in grado di fare un annuncio» alla conferenza di rifinanziamento del Fondo globale ha detto il direttore della cooperazione allo sviluppo, Elisabetta Belloni a margine di del convegno sugli aiuti all’Africa organizzato dal Centro Studi Difesa e sicurezza e da Action Aid International. Il ministero delle Finanze e Palazzo Chigi stanno però mettendo a punto «un piano di rientro» per saldare il pregresso da 260 milioni di euro. « L’Italia non è in grado di fare un annuncio perché non abbiamo pagato il contributo del 2009 e quello del 2010 e non siamo in grado di sapere quanto saremo in grado di dare per il futuro», ha detto Belloni. «Tuttavia – ha aggiunto – è in corso una riflessione con il ministero delle Finanze e con palazzo Chigi sul piano di rientro, per trovare le risorse che ci consentano un riallineamento, per essere parte dell’esercizio Global Fund».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA