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Domani presidio davanti a Palazzo Marino

A promuoverlo: Camera del Lavoro di Milano, Arci Milano, Gruppo Abele Milano, Associazione Rom e Sinti insieme, Aven Amentza, Upre Roma

di Redazione

La Camera del Lavoro di Milano, Arci Milano, Gruppo Abele Milano, Associazione Rom e Sinti insieme, Aven Amentza, Upre Roma hanno diffuso una nota annunciando per giovedì 28 ottobre, ore 17, un presidio davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano.

Queste le ragioni della manifestazione di domani:

Da settimane stiamo assistendo a Milano a uno spettacolo poco edificante sulla vicenda del campo rom di via Triboniano, campo regolare che in passato era stato indicato spesso come “modello”. Ora si dice che quel campo va abbattuto per un problema di viabilità dell’Expo. Si è così aperto un confronto che ha definito una varietà di strumenti per dare un’alternativa agli sfollati, tra i quali l’assegnazione di alcuni alloggi pubblici non abitabili e da ristrutturare con i soldi del “fondo Maroni”, da affidarsi al privato sociale che li assegnerà alle famiglie interessate. Una soluzione, pur parziale, di buon senso si era dunque profilata. Se non fosse che la Lega, con una posizione ideologica e propagandistica, ha bloccato l’Amministrazione Comunale, la quale invece si era già impegnata con le famiglie rom e le organizzazioni del terzo settore, firmando accordi per l’assegnazione degli alloggi.  

Questa situazione di blocco − a nostro avviso irresponsabile − sta però generando un clima di insicurezza sul futuro di molte famiglie, che a oggi non hanno nessuna prospettiva al di fuori del più volte annunciato sgombero del campo di Triboniano. La situazione è senz’altro aggravata dal fatto che sono diversi i campi regolari che l’amministrazione ha dichiarato di voler chiudere in tempi brevi. Crediamo che questi prossimi giorni debbano vedere l’Amministrazione Comunale produrre proposte alternative al campo per tutte le famiglie regolarmente residenti, e chiediamo che si eviti in tutti i modi il ricorso alla forza, che sarebbe ingiustificato e intollerabile. Con questo presidio chiediamo a tutti i cittadini, oltre che alle forze politiche e sociali, di mandare un segnale chiaro all’Amministrazione Comunale: si usi la ragione per risolvere i problemi e si abbandoni la disumana politica degli sgomberi senza soluzioni alternative. Non può passare sotto silenzio l’importante risoluzione che il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha preso il 21 ottobre 2010 (CM/ResChS(2010)8) all’unanimità contro l’Italia, richiamando con forza lo stato italiano, a tutti i livelli, a garantire anche per i rom i diritti all’abitazione sanciti nella Carta Sociale Europea.


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