Cooperazione & Relazioni internazionali

Bloccato spot Tv

Lo ha deciso il Giurì dell'Autodisciplina Pubblicitaria. Soddisfatta Greenpeace: «ora trasmettete il nostro»

di Redazione

E’ arrivato l’altolà alla messa in onda dello spot promosso dal Forum Nucleare. A sancirne il blocco il Giurì dell’Autodisciplina Pubblicitaria che «esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che la pubblicità contestata non è conforme all’art. 2 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, letto ed applicato alla luce delle ‘Norme preliminari e generali’ e integrato dal disposto dell’art. 46, e ne ordina la cessazione nei sensi di cui in motivazione». In altri termini il Giurì ha ritenuto la pubblicità “ingannevole”.

A renderlo noto l’associazione ambientalista Greenpeace che accoglie con soddisfazione la decisione del Giurì dell’Autodisciplina Pubblicitaria. «Da quando le tv nazionali hanno cominciato a trasmetterlo a dicembre – si legge nella nota dell’associazione – Greenpeace ha denunciato su tutti i suoi canali le contraddizioni e le falsità della campagna pubblicitaria del Forum».

In particolare Greenpeace sottolinea come il messaggio sia scorretto laddove segnala che le scorie si possono gestire in sicurezza (falso); che tra 50 anni non potremo contare solo sui combustibili fossili (vero, ma anche l’uranio è limitato); e che le fonti rinnovabili non bastano (falso: uno scenario energetico 100% rinnovabile è possibile, come dimostrano analisi dell’Ue e dell’industria).

«Vista la decisione del Giurì chiediamo di trasmettere anche il nostro spot in televisione – conclude Salvatore Barbera, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace – per avere un vero equilibrio nella discussione sul ritorno del nucleare in Italia. Temiamo, invece, che verrà applicata la strategia del silenzio, per evitare di far sapere che tra qualche mese si svolgerà un referendum anche sul nucleare».


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