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Sostenibilità sociale e ambientale

Enel va avanti sul nucleare

L’ad Fulvio Conti presenta il piano industriale 2011-2015 e conferma l'impegno della società elettrica a non cambiare strategia

di Redazione

Rinunciare al rilancio dell’atomo in Italia sarebbe «un enorme danno» per il Paese. Lo ha detto l’Ad di Enel Fulvio Conti a Londra durante la la presentazione dei risultati 2010, chiusi con un utile netto che sfiora i 4,5 mld, e del piano industriale 2011-2015. Fulvio Conti conferma l’impegno della società elettrica nel programma nucleare italiano, sottolineando comunque che il gruppo è pronto ad adeguarsi nel caso in cui il Governo italiano decidesse di cambiare rotta.

«Continuiamo ad essere impegnati nel programma nucleare italiano», sottolinea Conti, ribadendo che si tratta «di un programma a lungo termine» e auspicando che non si reagisca «in maniera emotiva» alla tragedia in Giappone come accaduto altre volte e in particolare dopo Chernobyl. «È evidente che in seguito alla tragedia in Giappone tutti spingono a controllare i sistemi di sicurezza» delle centrali ma questo «non va confuso» con l’abbandono nel nucleare, settore sul quale «stiamo continuando a lavorare» e sul quale l’Enel non intende cambiare il suo piano di investimento.

All’interno del piano Enel 2011-2015 sono previsti 300-400 milioni di investimenti per preparare le procedure di autorizzazioni per arrivare entro il 2015 ad un progetto definitivamente approvato e cantierabile. In Francia i progetti restano invariati. «Non credo che il Governo francese cambi progetto», ha osservato Conti, rispetto alla costruzione di un secondo Epr in Francia a Penly, progetto al quale l’Enel dovrebbe partecipare con una quota del 12,5%. Anche la Francia, sottolinea Conti, «ha bisogno di una capacità aggiuntiva e di un ammodernamento dei suoi impianti. Penso che il progetto di Penly quindi possa proseguire senza problemi».

Altro tema caldo, le rinnovabili. Nel settore Enel, attraverso la sua controllata Enel Green Power, è molto ambiziosa. Il gruppo guidato dal Ceo, Francesco Starace, investirà 6,4 mld di euro (di cui 2,4 mld in Italia e in Iberia e il resto negli altri Paesi dove già opera) e aumenterà la propria capacità installata netta dagli attuali 6,1 GW a 10,4 GW. L’Ebitda passerà a 2 mld di euro nel 2013 e a 2,4 mld di euro nel 2015.

L’Enel intanto ha confermato anche la sua politica dei dividendi che prevede un pay out al 60% dell’utile netto ordinario del gruppo. Per il 2010 il Cda proporrà all’Assemblea degli azionisti convocata per il prossimo 29 aprile un dividendo di 0,28 euro per azione.


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