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Il laboratorio Taivè a Fa’ la cosa Giusta!

Sabato 26 le sarte del laboratorio tutte donne Rom invitano a cucire insieme una bandiera italiana

di Redazione

Cuciamo insieme il Tricolore per festeggiare l’Italia che vogliamo: un paese generoso e accogliente. È l’invito che fanno le donne rom del laboratorio Taivè ai visitatori della fiera “Fa’ la cosa giusta! 2011”, in corso a Milano fino a domenica 27 marzo, negli spazi espositivi di fieramilanocity. Chi vorrà potrà infatti aiutare le sarte di Taivè, tutte donne Rom provenienti dai campi di via Novara e Triboniano, a cucire a mano una bandiera italiana di 4,5 metri di lunghezza e 2,5 di larghezza che rimarrà poi esposta fino al termine della manifestazione.

L’appuntamento è sabato 26 dalle 15.30 alle 17.30. allo stand “Il tuo armadio” (p36 padiglione 4) del Gas (gruppo di acquisto solidale) Gaspare che ha gentilmente ospitato l’iniziativa. «Non si tratta di una provocazione, ma di un modo simbolico per dire che queste donne rom fanno parte del nostro Paese. Anche loro vogliono sentirsi italiani. E lo dimostrano con un gesto semplice: cucire la nostra bandiera. Aiutarle a farlo vuol dire metaforicamente aiutarle a sentirsi un po’ di più a casa loro. Questo significa, per noi, integrazione», spiega suor Claudia Biondi, responsabile aree di bisogno di Caritas Ambrosiana.
Il progetto Taivè di Caritas Ambrosiana è un tentativo di integrazione e di emancipazione femminile all’interno della comunità rom milanese. Dopo anni di conoscenza e accompagnamento di alcune famiglie rom residenti nel territorio del comune di Milano, Caritas Ambrosiana ha maturato la convinzione che le competenze delle donne così accurate in ambito domestico potessero essere valorizzate in un’attività al di fuori del campo-ghetto. Nel 2009 parte così un corso di formazione cui fa seguito l’apertura della piccola sartoria/stireria Taivè, termine che in lingua rom significa filo. L’accoglienza da parte del quartiere di Lambrate è stata da subito calorosa favorendo il successo dell’attività imprenditoriale che attualmente dà lavoro a 8 donne regolarmente assunte provenienti dai campi di via Novara e via Triboniano. Il laboratorio promosso dalla Caritas Ambrosiana è stato reso possibile dal contributo nel corso del tempo di diverse istituzioni: prima il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che ha finanziato la prima annualità (2009-2010) nell’ambito del “Progetto Valore Lavoro” affidato alla Regione Lombardia e coordinato dalla Fondazione Ismu; poi la Caritas Italiana che, valutando positivamente i risultati della fase di start up, ha scelto di far proseguire l’esperienza, infine la Fondazione Cariplo.


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