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Sostenibilità sociale e ambientale

Via libera al decreto

6-7 miliardi di euro l'anno per 20 anni di seguito

di Redazione

Disco verde dal Consiglio dei ministri al decreto interministeriale sull’energia da fontirinnovabili, in particolare sugli incentivi al fotovoltaico. Lo si apprende da fonti ministeriali, ora il provvedimento e’ pronto per la firma dei due ministri allo Sviluppo economico Paolo Romani e dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.

Nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del consiglio dei ministri, il titolare dello Sviluppo economico Paolo Romani ha ammesso che sull’approvazione del decreto sulle energie rinnovabili «la discussione è stata anche dura ma ho l’impressione che il decreto sia uno strumento di mediazione assoluta. La notizia di oggi è che abbiamo condiviso con il ministro Prestigiacomo e firmato il decreto sul fotovoltaico». Dice Romani: «Era obbligatorio per noi provvedere a dare stabilità anche per lungo termine al settore che mi auguro prenda il decreto per quello che è. Abbiamo cercato di privilegiare le eccellenze italiane e dare loro certezze. Gli incentivi economicamente importanti verranno inseriti in un meccanismo che riprende il famoso sistema tedesco dal 1 gennaio 2013».

Secondo quanto anticipato oggi dal «Corriere della sera», gli stanziamenti previsti dal decreto approvato oggi ammonterebbero a 6-7 miliardi di euro l’anno per 20 anni di seguito. In questo modo gli incentivi sarebbero al livello di quelli tedeschi. I nuovi incentivi a riduzione graduale ma ancora superiori a quelli tedeschi scatteranno dal 1 luglio 2011 e dureranno 18 mesi. Si è fissato un aggravio della bolletta elettrica di 580 milioni l’anno per avere circa 2.700 mw. Negli ultimi 4 anni di vigenza della norma, e cioè dal 2013 al 9316, si dovrebbero costruire altri 9.770 mw a incentivi ulteriormente ridotti per un onere di poco meno di 1,4 miliardi, sempre per 20 anni. I limiti previsti per il periodo 2011-12 riguardano gli impianti considerati di grande dimensione, ovvero quelli superiori ai 1.000 kw sui tetti e ai 200 kw a terra.

Sarebbero quindi stati confermati gli incentivi del terzo conto energia a quanti avevano approfittato del decreto salva Alcoa per installare circa 3 mila megawatt di pannelli al suolo, «che si aggiungono ai circa 4 mila già attivi a fine febbraio. Analoghi sussidi saranno probabilmente possibili per altri 2 mila mw avviati con il terzo conto energia già nel 2010 e nel primo semestre di quest’anno. Tutti questi nuovi pannelli saranno con ogni probabilità installati entro la fine di giugno, prima che parta la “riforma”. In tal modo, non solo i produttori del fotovoltaico ma anche i fornitori di impianti e servizi al settore tirano un sospiro di sollievo, certi di poter completare gli investimenti nel precedente regime», scrive Massimo Mucchetti.


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