Sostenibilità sociale e ambientale

Comitato del “sì”. Domani dieci catene umane

La giornata, organizzata dalle oltre 80 associazioni del Comitato 'Vota Si' per fermare il nucleare', si apre a Palma di Montechiaro

di Redazione

No all’assurdo ritorno dell’Italia all’energia atomica. Basta censura sul referendum. No al raggiro del decreto Omnibus che cancella a tempo il nucleare solo per annullare il voto del 12 e 13 giugno. Sono queste le parole d’ordine delle 10 catene umane che si terranno domani in tutt’Italia attorno ad ex centrali e a siti candidati ad ospitare nuovi impianti e depositi di scorie.

La giornata, organizzata dalle oltre 80 associazioni del Comitato ‘Vota Si’ per fermare il nucleare’, si apre a Palma di Montechiaro (Agrigento – ore 10.30). Prosegue a Caorso (Piacenza, ore 15) dove si terra’ l’appuntamento centrale della giornata. In contemporanea ci saranno manifestazioni agli impianti di Saluggia (Vercelli), a Chioggia (Venezia), a Monfalcone (Gorizia), Termoli (Campobasso), Scanzano Jonico (Matera) e alla foce del fiume Sele (Scavi di Paestum, Salerno – ore 17). In serata sara’ la volta di Nardo’ (Lecce – ore 19.30). La serie delle catene umane si chiude domenica 22 a Montalto di Castro (Viterbo – ore 10).

”Dopo il plebiscito antinucleare in Sardegna, e alla vigilia del voto in Parlamento sul decreto che si fa beffe degli italiani e cerca di far uscire il nucleare dalla porta per farlo rientrare tra qualche tempo dalla finestra, l’Italia si mobilita nella piu’ grande manifestazione antinucleare dai tempi del referendum del 1987”, afferma il Comitato Vota si’. ”Per dire che aprire nuove centrali, mentre da Fukushima continuano ad arrivare notizie sconcertanti, e mentre il mondo si interroga sul futuro dell’energia atomica, e’ un’idea assurda. Gli italiani lo impediranno”.


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