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Sostenibilità sociale e ambientale

Addio al nucleare entro il 2034

Il Consiglio federale ha votato il sì all’abbandono graduale

di Redazione

«È una giornata storica». Così la consigliera federale, Doris Leuthard, commenta la decisione del Consiglio federale svizzero di abbandono graduale del nucleare. L’ultimo impianto a chiudere i battenti sarà quello di Leibstadt nel 2034. Il Consiglio, sottolinea, «è convinto che l’abbandono del nucleare sara’ una scelta giusta a lungo termine, anche da un punto di vista economico. Oggi abbiamo preso una decisione di principio, con la quale abbiamo voluto inviare un segnale chiaro alla popolazione, all’economia e al mondo della ricerca. Tutti saranno chiamati a dare il loro contributo per realizzare questo obiettivo», rileva il ministro dell’Energia. «Uno dei fattori decisivi che ha fatto pendere la bilancia verso l’abbandono progressivo del nucleare è stato l’incidente della centrale di Fukushima, in Giappone», aggiunge la consigliera federale. «Si è manifestato in tutta la sua gravità quel rischio residuo che sarebbe intollerabile per la Svizzera, tenuto conto della forte densità della popolazione» sottolinea Leuthard. Rispetto alla politica energetica elaborata nel 2007, il nucleare, rileva, «sta perdendo a poco a poco i vantaggi comparativi – energia meno cara e assenza di produzione di C02 – che all’epoca ci avevano spinto a mantenere aperta questa opzione».


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