Sostenibilità sociale e ambientale

Cassazione: ammesso il referendum sul nucleare

La Suprema Corte ha ritenuto valido il quesito

di Redazione

Si’ al referendum sul nucleare. Lo ha deciso l’ufficio centrale elettorale presso la Corte di Cassazione. In particolare, e’ stata accolta l’istanza presentata dal Pd volta a trasferire il quesito sulla nuova norma appena votata sul nucleare.

In pratica il referendum, il prossimo 12 e 13 giugno, si svolgera’ sui commi 1 e 8 dell’articolo 5 del decreto omnibus. Soddisfazione da parte dell’avvocato Gianluigi Pellegrino, legale del Pd: «Si afferma la forza serena della Costituzione contro il tentativo giuridicamente maldestro di raggirare il corpo elettorale, cioe’ 40 milioni di cittadini».

Il problema dell’informazione
Intanto la Commissione servizi e prodotti dell’Agcom, l’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, nella riunione del 30 maggio scorso, dopo un’interlocuzione con la Commissione parlamentare di vigilanza, ha ritenuto che ”la collocazione nei palinsesti dei messaggi autogestiti relativi ai referendum del 12 e 13 giugno, finora attuata dalla Rai, non e’ conforme ai principi del regolamento della Commissione sulla par condicio referendaria”.

L’Autorita’, si legge in una nota, ha, pertanto, rivolto un richiamo alla concessionaria pubblica ”affinche’ realizzi una collocazione dei messaggi idonea a garantire l’obiettivo del maggior ascolto, come previsto dalle disposizioni vigenti”.

Nell’esercizio della sua funzione di vigilanza, l’Agcom, attraverso il monitoraggio della programmazione, ”verifichera’ l’osservanza del richiamo, nonche’ dell’invito gia’ rivolto alla Rai ad incrementare l’informazione sui referendum. In caso di inosservanza, adottera’ i conseguenti provvedimenti previsti dalla legge”.

Le associazioni schierate
Sono in tanti a cantare vittoria per la decisione della Corte di Cassazione con cui e’ stato sancito che il referendum sul nucleare si fara’. Oltre 80 associazioni si apprestano a combattere la battaglia definitiva, quella delle urne, il 12 e 13 giugno prossimo. L’obiettivo e’ di raggiungere il quorum e portare a casa il massimo risultato: l’abrogazione dei due articoli del decreto Omnibus che contengono le nuove norme del governo sull’atomo. Questo esercito di associazioni nazionali s’e’ aggregato sotto l’ombrello del Comitato referendario ‘Vota Si’ per fermare il nucleare’, presente in tutte le regioni d’Italia.

Tra le organizzazioni che hanno aderito ci sono associazioni del terzo settore come Emergency, Fai, Greenpeace, onlus ambientaliste come Legambiente, Lipu e Wwf, accanto ad altre realta’ del mondo della solidarieta’, come Diritti al cuore. Non hanno fatto mancare il loro supporto anche i sindacati (Fiom Cgil e Uil Puglia), gli studenti (Unione degli Universitari e Rete degli Studenti Medi), il Popolo viola e in rappresentanza del Pd, gli Ecologisti democratici. A farla da padrone sono le associazioni ambientaliste, da Eurosolar Italia a MareVivo a Mountain Wilderness Italia. Ma all’appello del comitato hanno aderito anche singole organizzazioni territoriali e voci individuali, come Jacopo Fo e Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria.


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