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Sostenibilità sociale e ambientale

In attesa del quorum

Piazza affari premia la green econmy. L'allarme di WWF: attenzione a comunicazioni fuorvianti sul quorum

di Redazione

Ha superato il 41% l’affluenza alle urne per il voto del Referendum, secondo i dati riportati sul sito del Viminale. Ieri sera alle 22 per il quesito numero uno (Servizi pubblici locali) ha votato il 41,14%, stessa percentuale e’ stata raggiunta per il secondo quesito (Tariffa servizio idrico). L’affluenza di votanti al terzo quesito Energia elettrica nucleare e’ stata del 41,11% mentre per il quarto quesito Legittimo impedimento ha votato il 41,10% degli aventi diritto.

IL VOTO AL SUD…
Sono state riaperte, ad esempio, questa mattina alle 7 le urne in Sicilia dove si volta, oltre che per il referendum, anche per i ballottaggi in undici Comuni. Alle ore 22, alla terza rilevazione sull’affluenza alle urne negli 11 Comuni siciliani coinvolti nel turno di ballottaggio per l’elezione dei sindaci, hanno votato 117.090 elettori, pari al 44,15% degli aventi diritto. Alla stessa ora, negli stessi Comuni, al primo turno si erano recati alle urne, invece, in 137.724, pari al 51,93%, con un calo complessivo, quindi, del 7,78%. I dati sono diffusi dal servizio elettorale regionale dell’assessorato delle Autonomie locali e della funzione pubblica, al quale affluiscono dai Comuni. Lo scrutinio inizierà oggi al termine delle operazioni di voto, dopo il riscontro del numero dei votanti e successivamente allo spoglio delle schede dei 4 referendum popolari.

In Puglia invece il dato sull’affluenza registrato ai seggi per i quattro referendum ieri sera alle 22 e’ stato del 35,7%. In provincia di Bari ha votato il 37,2% degli aventi diritto per il secondo quesito sull’acqua (quello sui profitti) e del 37,1 per gli altri tre. Nella nuova provincia Barletta Andria-Trani si registra il 34% per il primo referendum sull’acqua (servizi pubblici locali) e il 33,9% per gli altri tre. A Brindisi l’affluenza e’ stata del 34,8% per tutti e quattro i quesiti. Foggia ha il dato piu’ basso della Regione con il 31,8%. Lecce soffia di poco il primato a Bari con il 37,5% in tutti e quattro i referendum. Taranto tocca il 35,9% nei tre referendum ambientali mentre quello sul legittimo impedimento si ferma al 35,8%.

E’ la Calabria la regione che ha fatto registrare l’affluenza piu’ bassa alle urne nella prima giornata di voto del referendum. La percentuale rilevata dal ministero dell’Interno alle 22 di ieri sera e’ del 33,26 per cento. Crotone batte tutti i record negativi dei capoluoghi di provincia d’Italia. Nella citta’ pitagorica si e’ recato alle urne appena il 28,60 per cento degli elettori.

IL REFERENDUM E LA BORSA
Soffrono a Piazza Affari i titoli delle utility legate al business dell’acqua, mentre si fa sempre piu’ concreto il superamento del quorum dei referendum abrogativi. Fra i titoli del comparto Hera lascia sul terreno il 2,71% a 1,506 euro, Acea cede l’1,90% a 7,245 euro e Iren perde l’1,92% a 1,227 euro. Secondo i dati rilevati ieri sera alle 22, i quesiti sull’acqua erano stati votati dal 41% degli aventi diritto, a un passo dalla soglia della validità.

Al contrario Enel Green Power si muove tonica a Piazza Affari. Il titolo dell’utility delle energie rinnovabili segna un rialzo del 2,66% a 1,967 euro, dopo aver toccato un massimo dall’apertura a 1,974 euro. Elevati i volumi, gia’ vicini alla media giornaliera. Il titolo beneficia dell’alta affluenza al referendum abrogativo sul nucleare, che apre nuove prospettive di crescita per il settore delle rinnovabili in Italia.

L’ALLARME LANCIATO DA WWF
Il Wwf Italia mette in guardia ”da comunicazioni fuorvianti sul presunto raggiungimento del quorum dei referendum”. ”In queste ore -spiega in una nota l’associazione ambientalista- si e’ diffusa la sensazione del raggiungimento del quorum, sensazione rafforzata non solo dalle dichiarazioni del Ministro dell’Interno Roberto Maroni, ma anche da testate come ‘Il Giornale on line’ che ha addirittura titolato a piena pagina sul superamento del quorum con una proiezione tendente al 55%”. ”In realta’ nulla si sa del voto degli italiani all’estero e pertanto i margini di sicurezza sono incerti e poco definibili, margini che comunque (salvo diversa disposizione della Corte di Cassazione) sono superiori al 50% + uno dei votanti residenti sul territorio nazionale.

Questo significa -viene rilevato- che i dati disponibili ancora non mettono in sicurezza il voto. Per questo il Wwf non molla la spinta sino all’ultimo minuto utile. Un vero e proprio tam tam ha caratterizzando queste ultime ore con migliaia di telefonate, sms e mail e contatti su facebook  attivati  dagli attivisti Wwf soprattutto nelle Regioni del Sud dove l’affluenza e’ stata minore. La speranza e’ alta, ma la partita e’ ancora aperta”.

Ancora più esplicito l’invito del presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli: «L’annuncio del ministro Maroni e’ fuori luogo: a questo punto il Viminale renda noti i dati ufficiali delle 12. I cittadini in queste ultime ore devono essere ancora piu’ motivati e continuare ad andare a votare», ha detto Bonelli, dopo le parole del ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che questa mattina da Varese ha confermato il probabile raggiungimento del quorum. «Non vogliamo che in queste ore – rimarca Bonelli – ci sia alcun tentativo di demotivazione. Invitiamo quindi tutti i cittadini ad andare a votare ed essere protagonisti di questo grande cambiamento per il Paese».


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