Sostenibilità sociale e ambientale

In manovra i tagli. Scoppia il caso

Romani e Prestigiacomo frenano: «Non ci sono». Ma l'opposizione va all'attacco

di Redazione

Trasmesso al Quirinale il testo della manovra, e scoppiano le polemiche. Fra tutte, quella della riduzione degli incentivi sulle energie rinnovabili. Il taglio del 30% di «tutti gli incentivi, i benefici e le altre agevolazioni» presenti in bolletta torna infatti nel testo del decreto.

Ma il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo smentisce: «Non mi risulta» e il ministro dello Sviluppo Paolo Romani precisa in una nota: «Nessun taglio». Allo scopo di ridurre il costo finale dell’energia per i consumatori e le imprese, recitava invece l’articolo 35 dell’ultima bozza circolata (scarica testo in allegato), «a decorrere dal primo gennaio 2012 tutti gli incentivi, i benefici e le altre agevolazioni, comunque gravanti sulle componenti tariffarie relative alle forniture di energia elettrica e gas naturale, previste da norme di legge o da regolamenti sono ridotti del 30 per cento rispetto a quelli applicabili alla data del 31 dicembre 2010».

 

L’entità degli incentivi, dei benefici e delle agevolazioni sarà rideterminata dal ministero dello Sviluppo su proposta dell’Autorità per l’energia entro 90 giorni. Ma sul “giallo” del testo inviato al Quirinale, l’opposizione va all’attacco: «Nonostante le smentite dei ministri Romani e Prestigiacomo, il testo contiene tagli – dice il senatore del Pd Salvatore Tomaselli -. Con questa misura, ancora una volta, il governo cede al populismo della Lega, danneggiando il settore delle rinnovabili con l’ennesimo colpo di mannaia dopo quanto avvenuto nelle settimane passate con il forte ridimensionamento degli incentivi al fotovoltaico».

Nella polemica, ma con tutt’altro stile, entra anche Emma Marcegaglia: «Lavoriamo perché nel piano del governo ci siano le istanze del sistema di Confindustria sulle energie rinnovabili» ha detto il presidente di Confindustria in un videomessaggio inviato in occasione dell’assemblea generale di Anima, l’associazione delle imprese dell’industria meccanica. «L’efficienza energetica – ha continuato – è uno straordinario driver di crescita tecnologica e produttiva. E su questo tema e sulle rinnovabili termiche si può fare ancora molto».


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