Welfare & Lavoro

San Patrignano, l’addio di Muccioli

Dopo di lui, guida collegiale per la comunità

di Redazione

Come precedentemente annunciato (leggi qui l’articolo di Vita), il 26 agosto 2011 Andrea Muccioli ha rassegnato le proprie dimissioni da tutti gli incarichi ricoperti all’interno della Comunità di San Patrignano. Lo annuncia un comunicato della Comunità stessa.

«La Comunità nel riceverle esprime i suoi sentimenti di gratitudine per la attività svolta da Andrea nel corso di questi 16 anni a favore dei ragazzi, nonché per le tante e importanti posizioni da lui assunte a favore delle politiche pubbliche di contrasto e prevenzione all’uso delle droghe», dice il comunicato. Che espliicita anche questo passaggio: «al ringraziamento della Comunità di San Patrignano si uniscono anche Gian Marco e Letizia Moratti».

Il dopo Muccioli sarà collegiale
A chi sarà affidata ora la gestione della comunità? «Saranno i responsabili dei diversi settori in cui è strutturata San Patrignano che proseguiranno, con la dedizione e l’impegno da sempre profusi, le attività di conduzione della Comunità. A loro spetterà collegialmente di impostare il futuro assetto organizzativo della Comunità nel rispetto dei principi e dei valori voluti e perseguiti dal Fondatore Vincenzo Muccioli».

Gruppo, non profeti
Finita l’era dei carismatici fondatori alla guida di una comunità, da don Verzè a Muccioli, da don Benzi a don Gelmini. Lo sancisce in un articolo sul Corriere della Sera don Antonio Mazzi, fondatore di Exodus: «È impossibile che una persona sola possa amministrare “una città” per abitanti e bilancio. Occorre un lavoro di gruppo e non di profeti. Ho 81 anni e ho già detto ai miei di prepararsi alla mia successione pensando di gestire Exodus insieme. È l’unica formula. Lo ha dimostrato Cl, che alla morte di don Giussani non è diventata una Cl2 ma ha continuato ad evolversi».

Il retroscena
Repubblica in edicola propone un’inchiesta di Lorenza Pleuteri. Chiaro il titolo “Niente più soldi se lui non lascia. Ma Andrea vuole 3 milioni e due Suv”. La giornalista racconta nei dettagli la trattativa che è avvenuta tra i Moratti, principali finanziatori della comunità, e Muccioli Junior da 16 ani al timone. Il punto saliente dell’intrigo è che «le cifre ufficiali e certificate raccontano che San Patrigano riesce a coprire metà delle spese con le attività interne e i finanziamenti pubblici per progetti mirati, dichiarando 15 milioni di ricavi lordi, quasi la metà di quelli che servono. I Moratti, onorando la promessa legata all´uscita di Muccioli, continueranno a metterci gran parte della differenza. Ma secondo le loro stime i milioni che mancano, per chiudere con il passato e ragionare sul futuro con serenità, sono 45».  

I numeri
L’unica cosa certa è che la comunità accoglie in media 1500/1600 tra ospiti, operatori e famiglie. Gli introiti ufficiali sono 14,7 milioni di donazioni, 12,4 attività interne e servizi e 3,4 milioni di contributi pubblici.


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