Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Attivismo civico & Terzo settore

Cooperative di comunità: i piccoli borghi diventano soggetti economici

Giuliano Poletti (Legacoop)

di Redazione

L’Italia è indebitata, i Comuni non hanno più risorse e anche il welfare comincia a scricchiolare. Come rispondere? «Bisogna prendere atto del fatto che la relazione tra bisogni dei cittadini, ruolo pubblico e mercato non sempre si incontrano. Ma c’è un’altra strada: andare a scavare dentro la comunità stessa e trovare al suo interno i valori da sviluppare. C’è bisogno di qualcuno che inizi e noi vogliamo provarci mettendo a disposizione l’infrastruttura per farlo e la nostra esperienza», sostiene Giuliano Poletti, presidente di Legacoop, che alle Giornate di Bertinoro interverrà venerdì 14 ottobre nella sessione dedicata al ruolo dell’economia civile sul tema “Territorio e persone come risorse: le cooperative di comunità”. «Sono le cooperative costituite direttamente e spontaneamente dai cittadini/utenti. Ci sono infatti tante situazioni locali, come le comunità di paese o i gruppi etnici di città, che non trovano più la risposta ai loro bisogni sul territorio. Se ad esempio in un paese viene eliminato un servizio utile per tutti, chiude un bar o l’unico negozio alimentare, quella piccola realtà si svuota, si spreca; il territorio piano piano si degrada e tutti ne hanno un danno».
Alcuni progetti per sostenere chi vive in realtà isolate aiutandoli ad autoorganizzarsi per contrastare il degrado e l’abbandono hanno già dato buoni frutti. È il caso di alcuni borghi dell’appennino Reggiano come Cerreto Alpi, dove la cooperativa “I briganti” ha evitato lo spopolamento inventandosi il turismo di comunità, o della cooperativa che gestisce a Melpignano, in provincia di Lecce, gli impianti fotovoltaici dell’intero paese.
«Dare un senso alla comunità significa innanzitutto partecipare attivamente al suo sviluppo», commenta Poletti, «e oggi è sempre più necessario riuscire a rispondere alle esigenze della microeconomie che stanno sotto la pelle della società. Ci sono molte realtà che non hanno più le risorse per pagare le risposte ai loro bisogni: la proposta delle cooperative di comunità è di farsi carico di un impegno in maniera esplicita. Certamente si tratta in questo caso di una risposta solo parziale alla crisi globale dell’Italia, ma serve per dare un esempio importante, per risvegliare la fiducia nel futuro».
Dal dire al fare. Per lanciare il progetto delle cooperative di comunità Legacoop ha già avviato una serie di accordi con Legambiente, con il Club dei Borghi autentici e con Federlegno Arredo. «Ma stiamo cercando ulteriori partnership per affiancare operativamente i sindaci che intendono costituire una cooperativa di comunità», conclude il presidente Poletti.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA