Sostenibilità sociale e ambientale

Quanti danni alle coop sociali

Intervista a Nicola di Vanna coordinatore Cgm

di Redazione

Quali danni hanno avuto le cooperative sociali nell’alluvione che ha colpito la Liguria e Toscana? Lo spiega in questa intervista Nicola di Vanna, coordinatore del Polo Liguria del Gruppo Cooperativo Cgm. «Ad oggi, -spiega Di Vanna- le strutture maggiormente colpite dalle piogge e dal fango sono la casa di riposo Sacro Cuore di Brugnato che ospita 150 persone, gestita dal consorzio Campo del Vescovo e la lavanderia Val di Vara che occupa fino ad 80 persone, di cui sono soci il consorzio Campo del Vescovo e Tassano. L’alluvione ha tuttavia creato seri problemi e compromesso l’attività anche della casa per psichiatrici di Rocchetta di Vara che ospita 60 persone e della casa di riposo del Consorzio Padre Semeria (avviato dal Consorzio Tassano) che ospita 80 persone – tutt’ora isolate e inaccessibili se non attraverso strade alternative dalla difficile e lunga percorrenza.

Per la casa di riposo Sacro Cuore e la lavanderia Val di Vara – le due strutture colpite dall’ondata di fango – i danni sono ingenti: il piano terra della casa di riposo è completamente da rifare e ci saranno da acquistare tutte le attrezzature che sono state spazzate via dal fiume di fango. Al piano terra della casa di riposo del Sacro Cuore c’era tutta l’attrezzatura dei saloni mensa, della zona giorno ed i giardini per l’ Alzheimer. Ora le operazioni più importanti sono quelle ripulitura e ripristino delle condizioni igieniche della struttura. La lavanderia è stata seriamente danneggiata poiché tutte le attrezzature che stavano a piano terra sono totalmente inutilizzabili. Il danno economico non è stato ancora accertato ma potrebbe aggirarsi attorno ai tre milioni di euro più i tre milioni di leasing.

Nei giorni scorsi abbiamo effettuato operazioni di soccorso, portando i primi alimenti, e di pulitura, spazzando il fango entrato rimasto nelle strutture. Assieme ai volontari ed ai ragazzi della comunità abbiamo spalato fango per una giornata intera. La situazione era molto critica fin dalla sera precedente: le strade erano bloccate a causa dell’acqua, gli alberghi di La Spezia pieni e fino a venerdì mattina le strade sono rimaste accessibili solo per i mezzi di soccorso. Abbiamo avuto aiuto da parte della prefettura che ha ci ha permesso di intervenire e ci ha supportati nelle operazioni di consegna dei beni di prima necessità».

«Nei prossimi mesi avremo bisogno di tutto l’aiuto possibile e del sostegno della rete per poter ripristinare i servizi delle realtà colpite e risollevare il morale di chi lavora nelle strutture, che in questo momento è piuttosto basso. Siamo comunque tutti al lavoro per poter ripartire il prima possibile».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA