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Milano, una serata per il Porrajmos dimenticato

Lo sterminio degli zingari ricordato con testimonianze dirette, musiche e canti della tradizione, concerto di musiche balcaniche e tanto altro...

di Redazione

Venerdì 3 febbraio 2012, presso il Teatro della XIV, via Oglio18, Milano alle ore 20,45,   Il Museo del Viaggio Fabrizio De André, con Opera Nomadi Milanoe con il patrocinio del Consiglio di Zona 4  presentano “Porrajmos dimenticato”, uno spettacolo rganizzato in occasione della Giornata della Memoria

L’evento, fortemente voluto dalla Commissione Cultura del Consiglio di Zona 4, è gratuito e aperto a tutta la cittadinanza.

Secondo Rossella Traversa, presidente della Commissione: “Con l’occasione s’intende promuovere non solo la conoscenza della cultura romanì attraverso la realizzazione di uno spettacolo musicale e la proiezione di documenti storici, ma anche la possibilità di instaurare dei legami positivi con i cittadini per vivere un nuovo luogo di cultura e socialità nel quartiere”.

 Programma della serata:

Interventi musicali a cura del cantautore Alessio Lega, che eseguirà, tra gli altri, il brano inedito “Si bruci la luna”, suo personale omaggio alla memoria dello sterminio degli zingari.

Proiezione del documentario “Il Porrajmos dimenticato”, della durata di 28 minuti, con la partecipazione e l’intervento di Mirko Bezzecchi, che contribuirà a rendere più viva la memoria con il racconto della sua esperienza diretta.

A seguire gli interventi di Giorgio Bezzecchi Maurizio Pagani, presidenti rispettivamente della Cooperativa Romanò Drom e di Opera Nomadi Milano. Il loro contributo toccherà non soltanto l’aspetto storico ma anche la realtà sociale e culturale contemporanea delle comunità rom e sinte e il rapporto spesso complesso ma anche ricco di sorprese positive con le comunità autoctone.

Luca Klobas interverrà con dei brani del suo spettacolo “Visti da Est”.

Per finire, l’esibizione del gruppo musicale “I Muzikanti”, diretti dal maestro fisarmonicista Jovica Jovic, che animerà l’incontro con musiche e balli della tradizione balcanica. Il maestro eseguirà anche un pezzo a lui molto caro, composto da suo padre durante la deportazione.

Le donne della Sartoria romanì esporranno gli abiti ed i prodotti realizzati artigianalmente.

Il Museo del Viaggio Fabrizio De André, inaugurato  di questo autunno, ha sede all’interno del campo nomadi regolare di Rogoredo, abitato da anni dalla famiglia Bezzecchi. Gestito da Opera Nomadi Milano e dalla Cooperativa Romano Drom, ha al suo interno: libri, foto, scritti, materiali audiovisivi, tesi di laurea, sitografia, riviste di settore.  Propone corsi di cultura e lingua rom, visite guidate, laboratori mirati per le scuole.

Museo del Viaggio Fabrizio De André, campo regolare di Rogoredo, via G. Impastato 7, Milano.

http://museodelviaggiorom.blogspot.com/ 

 Il Porrajmos e i suoi testimoni:

 La persecuzione nazifascista del XX secolo è un capitolo della lunga vicenda di pregiudizi che il popolo zigano ha partito nel corso della storia. In Italia, dal Settembre del 1940 rom e sinti furono arrestati e trasferiti nei campi provinciali allestiti dal Ministero dell’Interno.

In uno di questi, a Tossicìa, venne internato il gruppo di Rom Harvati fuggiti dall’Istria e dalla Slovenia.  A questo gruppo appartiene Goffredo Bezzecchi, detto Mirko, istituzione e cuore del Museo del Viaggio Fabrizio De André.

La sua è una storia per lo più rimasta sconosciuta alle cronache, o almeno a quelle ufficiali, esattamente come le vicende analoghe degli zigani di tutta Europa -oltre mezzo milione- scomparsi nei campi di sterminio.

Il documentario storico “Il Porrajmos dimenticato” narra i ricordi e le testimonianze dei pochi rom e sinti italiani sopravvissuti.

 

Artisti e ospiti:

Giorgio Bezzecchi presidente della cooperativa Romano Drom, è un Rom Harvato, esperto di processi e politiche di mediazione culturale. Da molti anni è uno dei massimi dirigenti dell’Opera Nomadi. Vive e lavora a Milano.

Mirko Bezzecchi Anziano della famiglia Bezzecchi, Rom harvato, sopravvissuto all’internamento nel campo di Tossicia, animatore del Museo del Viaggio.

Maurizio Pagani dirigente dell’Opera Nomadi, da molti anni è attivamente impegnato in azioni di promozione sociale delle comunità zingare e studio delle politiche pubbliche. Vive e lavora a Milano.

Jovica Jovic Nato da una famiglia di violinisti rom, all’età di 9 anni ha scelto invece la fisarmonica e non l’ha più abbandonata. Dal 1971 al 1996 ha fatto il musicista in vari paesi d’Europa, dal 1996 vive stabilmente in Italia e continua ad esercitare la professione di musicista. Ha suonato con Dario Fo, Vinicio Capossela, Moni Ovadia, Dario Fo, Goran Bregovic, Piero Pelù e tanti altri. Ha inciso numerosi dischi. E’ un fisarmonicista rom di rara abilità, con un orecchio musicale straordinario che della musica ha fatto la sua ragione di vita. Collabora da anni con un gruppo di musica serba e balcanica, i Muzikanti. Con loro ha prodotto due dischi, e insieme a loro si esibisce in occasione di eventi pubblici e privati. Insieme ad altri musicisti rom ha animato numerose serate in tutta Italia organizzate da Opera Nomadi Milano, con cui collabora dal 1984. http://it-it.facebook.com/pages/Jovica-Jovic/346881062192

I Muzikanti di Balval Una piccola orkestra balcanica, eterogenea, multiforme ed in continua evoluzione, che unisce musicisti di diverse origini e bagagli culturali di lontane provenienze. A loro fonte d’ispirazione primaria è la musica Rom, espressione artistica di un popolo che sa riunire in una voce sola i diversi caratteri dell’Europa balcanica. I Muzikanti sono la realizzazione di un autentico incontro di culture, che si esprime in un linguaggio musicale originale, fantasioso, libero, vitale. Ritmi incalzanti, intervalli orientaleggianti e virtuosismi si alternano a melodie struggenti dal potere evocativo, in una combinazione di esotismo ed energia che emoziona ogni tipo di pubblico. Per carattere nomade e spirito libero amano le esibizioni a stretto contatto col pubblico, e sanno animare manifestazioni ed occasioni di festa. www.myspace.com/imuzikanti

Luca Klobas Gianluca Clobaz, in arte Luca Klobas, veneziano della Giudecca nasce artisticamente nel 1983 quando frequenta, per un biennio, la scuola teatrale di commedia dell’arte dell’Avogaria. La sua comicità, scritta e agita, si nutre degli aspetti grotteschi della società italiana alternando uno sconcertante e paradossale realismo al più estroso nonsense, e traducendosi in personaggi insoliti, prodotti di un presente lucidamente sezionato.

Alessio Lega È entrato a far parte della storia della canzone: viene regolarmente inserito in ogni dizionario dai grandi editori (Garzanti, Giunti, Rizzoli), Gianni Mura lo cita su Repubblica fra i 100 nomi dell’anno, ha vinto i riconoscimenti più ambiti (Targa Tenco, Premio Lunezia, ecc…), le sue canzoni sono inserite in antologie, libri, dvd. Cantautore pluri-premiato, con sei dischi all’attivo, ma anche storico e ricercatore della canzone poetica e popolare, ha intrapreso uno studio che guarda dentro e fuori il popolo rom. www.alessiolega.it


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