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Il Governo ora nomina il «fattore famiglia»

Ne ha parlato il sottosegretario Ceriani

di Redazione

Nelle proposte di revisione dell’Isee, che sono ancora in fase di studio, «non si mancherà quindi di valutare in maniera adeguata, in conformità a quanto disposto dalla norma stessa, l’incidenza dei carichi familiari, ed in particolare dei figli successivi al secondo, e delle persone disabili, al fine di migliorare la capacità selettiva dell’indicatore». Così ha risposto il sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze, Vieri Ceriani, a un’interrogazione dell’onorevole Luisa Capitanio Santolini.

È vero che esistono «iniquità orizzontali» nel sistema fiscale, ha ammesso il sottosegretario, ma «l’ISEE risponde ad un’altra finalità: non è uno strumento fiscale, è uno strumento di misurazione dei mezzi per decidere la fruizione di servizi sociali erogati o dallo Stato o da amministrazioni  locali ed è uno strumento che ha ormai una quindicina di anni di vita e che sicuramente presenta delle problematiche che si riflettono poi nei risultati della sua applicazione. Per quanto ci concerne e per quanto riguarda il punto sollevato dagli interpellanti, vorrei chiudere rassicurando gli interpellanti stessi che, nelle proposte normative su cui sta lavorando adesso il Governo, il fattore famiglia, l’equità orizzontale e il numero dei componenti trovano la dovuta considerazione».

 


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