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Il 50% aderisce all’accordo Costa

1500 passeggeri si sono affidati alle associazioni di consumatori per rimborsi e risarcimenti

di Carmen Morrone

All’indomani della tragedia del Giglio, le più importanti associazioni di consumatori erano riuscite a stilare un accordo per rimborsi e risarcimenti insieme all’assocazione rappresentante dei tour operator Astoi e alla compagnia armatrice Costa.

L’intesa si rivolgeva ai passeggeri che non aveva avuto danni fisici  (per i feriti invece sono in corso trattative personalizzate) che hanno avuto tempo sino a sabato per aderire all’accordo.

Quanti hanno firmato hanno ricevuto un importo forfettario di euro 11.000 euro a persona a titolo di indennizzo, a copertura di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti, ivi inclusi quelli legati alla perdita del bagaglio e degli effetti personali, al disagio psicologico patito ed al danno da vacanza rovinata. A questa cifra si aggiungono: il rimborso integrale del valore della crociera, comprensivo delle tasse portuali; il rimborso dei transfer aerei e bus, inclusi nella pratica crociera; il rimborso totale delle spese di viaggio sostenute per il rientro; il rimborso di eventuali spese mediche sostenute; il rimborso delle spese sostenute durante la crociera.

Ad aderire all’accordo soprattutto i passeggeri stranieri. Fra i più numerosi quelli tedeschi, l’81%, «e questo ci conforta sull’adeguatezza dell’accordo», considera Roberto Barbieri, resposabilie turismo di Movimento Consumatori. Seguono i turisti di Austria e Svizzera.

I passeggeri italiani, in totale 900 persone, invece, si sono attestati al 30%. «Ritengo che anche il 30% degli italiani sia un buon risultato, se si tiene conto delle condizioni ambientali: In Italia è avvenuto l’incidente, e quindi era più forte l’impatto emotivo; in Italia, più che altrove, diversi soggetti si sono spesi prospettando in modo strumentale e velleitario risarcimenti astronomici, a cui i media hanno dato ampia risonanza», aggiunge Barbieri.

 «Credo che l’esperienza sviluppata in occasione di questa tragedia rappresenti, dal punto di vista del metodo, un importante precedente nelle relazioni tra associazioni di consumatori e imprese in generale, anche considerando che Costa Crociere è un’azienda con cui non c’erano stati in passato particolari rapporti, e che quindi ancora non aveva sviluppato internamente una cultura di relazioni col mondo consumerista – conclude Barbieri-. L’approccio responsabile e costruttivo di entrambe le parti, favorito anche dal ruolo assunto da Astoi, ha consentito di concordare un percorso condiviso che aveva lo scopo di offrire alle persone coinvolte una certezza sulle modalità e sui tempi per ottenere un equo indennizzo. Siamo perciò particolarmente soddisfatti che il lavoro svolto sia risultato utile ad un grande numero di persone».


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