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Corpi Civili di Pace in Kosovo

Scambio alla pari tra associazioni partenopee e kosovare. Il Comune di Napoli partner del progetto

di Redazione

Il Comune di Napoli ha deciso di sperimentare, prima amministrazione locale, la costruzione dei Corpi Civili di Pace. Si tratta del progetto “Corpi Civili di Pace in Kosovo”, un’iniziativa che vede la collaborazione di due associazioni italiane, Operatori di Pace – Campania Onlus e Ipri – Rete dei Corpi Civili di Pace e tre associazioni kosovare, Community Building di Mitrovica, Association for Peace of Kosovo e Kfos di Pristina.

L’iniziativa è stata presentata dal sindaco Luigi de Magistris che ha spiegato: «Napoli deve continuare a essere la capitale dei diritti umani lo spirito di questa iniziativa non è mettere in primo piano la supponenza Occidentale, ma contaminarsi con esperienza diverse. Questa è Napoli, una città dalla grande identità che accoglie, protagonista nel Mediterraneo. Il Progetto “Corpi Civili di Pace” è un’esperienza concreta anche da raccontare a Napoli attraverso gli scambi culturali tra le associazioni».

L’idea, infatti, è quella di realizzare scambi, gemellaggi e reti con le associazioni straniere, con la finalità di creare le condizioni di conoscenza e cooperazione che permettano il superamento dei conflitti legati all’integrazione degli immigrati dall’area (in particolare delle popolazioni rom). Scopo del progetto è la risoluzione dei conflitti sociali e culturali in Kosovo e la maturazione di opzioni di “pace positiva” e mutuo beneficio, finalizzati alla costituzione di un Corpo Civile di Pace locale, da impegnarsi per la prevenzione delle violenze post-belliche e sociali nell’area.

Il programma è diviso in due fasi, con la prima si è proceduto alla formazione di operatori italiani alle metodologie di ascolto e gestione dei conflitti etnici e con la seconda si è provveduto ad inviare l’equipe in Kosovo, nei distretti di Mitrovica, Pec e Pristina, presso le associazioni locali partner con il compito di attivare meccanismi di facilitazione di contatto e rilevazione delle istanze di confronto con la cittadinanza locale, individuando ipotesi di riconciliazione non violenta coerenti con le condizioni sociali dell’area.

Terminato il progetto, l’associazione Operatori di Pace – Campania onlus propone di trasferire l’esperienza acquisita in Kosovo sul territorio napoletano, in termini di metodologia operativa di ascolto dei bisogni e di gestione dei conflitti di comunità e contrasto alla violenza diffusa: i racconti dell’esperienza, i percorsi di formazione e le buone pratiche definite e sperimentate nella realizzazione del progetto saranno, poi, resi disponibili sui siti delle associazioni partner.


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