Welfare & Lavoro

Apre a Milano il centro Tog

La nuova fondazione della famiglia De Benedetti ha inaugurato a Milano il suo centro per bambini con patologie neurologiche complesse

di Sara De Carli

Subito. Tutto quel che serve. Di altissima qualità. E magari anche in un unico luogo, per non dover girare la città come una trottola impazzita, spesso (soprattutto all’inizio) senza sapere nemmeno dove sbattere la testa. È il sogno di qualsiasi genitore di un bambino colpito da una patologia neurologica complessa, alle prese con un percorso riabilitativo. Che nella realtà però si scontra con liste d’attesa lunghissime e con budget sempre più risicati, che vanno a limitare le terapie erogate. «Ma se non garantisci queste tre cose insieme – tempestività, quantità dell’erogazione e qualità – quello che fai non può essere incisivo». Antonia Madella Noja nella riabilitazione neuromotoria dei più piccoli ci lavora da trent’anni ed è quasi laconica nel tratteggiare la questione: «Solo a Milano ci sono 750 bambini in lista d’attesa, e ci restano anche per tre anni. Capisce si perde un momento d’oro per la riabilitazione di un bambino».
Tempestività, quantità dell’erogazione e qualità sono invece le parole chiave di Together to go, la fondazione nata a fine 2011 per volontà di Carlo De Benedetti, che sabato 6 ottobre ha inaugurato a Milano (viale Famagosta 75) un Centro di eccellenza per la riabilitazione di bambini colpiti da patologie neurologiche complesse. Partendo dal presupposto che «tutti i bambini hanno un potenziale, che non vuol dire normalizzare». Madella Noja ne è il segretario generale, presidente è proprio l’ingegner De Benedetti e vicepresidente sua nipote Neige, giovane fotografa. È stata lei a mettere in piedi tutto, dopo aver incontrato Madella Noja a un Dynamo Camp e averla poi seguita a Gerusalemme per intervistare Reuven Feuerstain.

Il centro accoglierà 100 bambini con patologie neurologiche complesse, dalle sindromi rare alle paralisi cerebrali infantili, e ne seguirà a tutto tondo la riabilitazione: «fisioterapia, logopedia, musicoterapia, metodo Feuerstain, psicomotricità, comunicazione aumentativa alternativa. Tutto quel che serve. Tutto gratuitamente. E con 25 terapisti di altissimo pedigree», precisa Madella Noja. L’invio sarà fatto dalle Uonpia-Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza del territorio e dai tanti nomi di eccellenza che spiccano nel board scientifico della Fondazione TOG (due per tutti, Angelo Selicorni, genetista del San Gerardo di Monza e Fabio Mosca neonatologo della Mangiagalli, più lo stesso Feuerstain). «Ci caratterizzerà la forte alleanza con la famiglia e la scuola», continua Madella Noja, «perché la chiarezza degli obiettivi dà chiarezza sulle aspettative e perché i risultati sono molto maggiori là dove è l’intero ambiente ad essere complessivamente riabilitante».
 


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