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Vita nuova a chi ha subito una lesione alla spina dorsale

Aus Niguarda onlus promuove l'sms solidale per la realizzazione del centro polifunzionale Spazio Vita. Testimonial della campagna Luca Barisonzi, l'alpino ferito in Afghanistan lo scorso anno

di Redazione

Da oggi, lunedì 8 ottobre e fino al 28 ottobre, è attiva una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi tramite sms solidale al numero 45597 (da rete fissa o mobile). Obiettivo della campagna è quello realizzare un centro polifuzionale dedicato alle circa 2mila persone che ogni anno in Italia subiscono una grave lesione al midollo spinale, come pure ai bambini affetti da spina bifida, una malformazione congenita che comporta gravi disabilità motorie e funzionali a carico di diversi organi.
Un centro polifuzionale perché per queste persone raggiungere un grado di autonomia soddisfacente nella vita quotidiana è un traguardo possibile, che passa attraverso lunghi periodi di cure e riabilitazione.
La riabilitazione globale delle persone con lesione midollare, che deve avvenire in strutture adeguate, come le Unità Spinali Unipolari (Usu), non può fermarsi alla sola dimensione sanitaria: occorre aiutarle a riprogettare la propria vita all’insegna della massima autonomia possibile.

È proprio per questo che Aus Niguarda – Associazione Unità Spinale Niguarda Onlus, associazione di volontariato che ha contribuito alla realizzazione dell’Unità Spinale Unipolare dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, si prefigge ora di realizzare il centro polifunzionale denominato Spazio Vita, in collaborazione con Asbin OnlusAssociazione Spina Bifida e Idrocefalo Niguarda e AsbiAssociazione Spina Bifida Italia. È questa la struttura in cui si svolgeranno tutte le attività socio-integrative del percorso di riabilitazione e dove chi riporta una disabilità a causa di una lesione al midollo spinale o nasce affetto da spina Bifida potrà trovare tutto il supporto e le informazioni utili a reinserirsi nel tessuto sociale.

Testimonial della campagna è Luca Barisonzi, primo caporal maggiore degli alpini ferito durante una missione in Afghanistan nel 2011, che dopo aver subito una lesione alla spina dorsale, grazie all’Unità Spinale di Niguarda, ha potuto ricostruirsi una nuova vita, seppur con le gravi limitazioni legate alla disabilità riportata.

Lo Spazio Vita, una struttura di 490 mq con un cortile coperto di 60 mq adiacente all’edificio dell’Usu, sarà rivolto alle persone para tetraplegiche e ai bambini e ragazzi con Spina Bifida.
Le attività che si svolgeranno al centro hanno un impatto sociale di portata nazionale, sia per l’incidenza dei pazienti seguiti in Usu provenienti da fuori Regione, che sono il 30%, sia per la richiesta di corsi di formazione e aggiornamento del personale dedicato proveniente dal territorio regionale e nazionale e, infine, per la richiesta di interventi di riabilitazione proveniente da pazienti di altre Regioni.
Queste attività integrano quelle previste dal programma riabilitativo dell’Unità Spinale ed esulano dai servizi di cura sanitaria previsti dal Ssn.
Il progetto prevede un aumento delle attuali attività socio assistenziali integrative della riabilitazione insufficienti a soddisfare le richieste; l’introduzione di nuove attività ludiche per i bambini, laboratori artistici e musicali, aula informatica, spazio per la Pet Therapy, corsi per i Care Giver, aule per attività di counselling psicologico e segretariato sociale, sala convegni, sportelli informativi e uffici delle associazioni attive presso l’Unità Spinale.
 


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