Cooperazione & Relazioni internazionali

Adozioni internazionali: numeri in caduta libera

Solo 1500 bambini adottati in Francia nel 2012. Per Le Monde è una notizia da titolo di apertura. Ecco le ragioni

di Redazione

Adozioni internazionali. Uno stop senza precedenti. È il titolo con cui il quotidiano francese Le Monde apre l’edizione di oggi.

Se nel 2005 erano entrati nelle famiglie francesi 4mila bambini, quest’anno la proiezione si ferma a 1500. Mentre sono ben 25mila le famiglia che hanno avuto il nulla osta per l’adozione e che quini vedono ridotte al lumicino le speranze. È un fenomeno che tocca qausi tutti i paesi occidentali, in testa gli Stati Uniti che hanno registrato un -60%. Le ragioni sono molto chiare e difficilemnete reversibili: sono sempre più i paesi che aderiscono alla Convenzione dell’Aja che stabilisce il principio in base al auqle il bambino abbandonato dalla famiglia debba essere mantenuto nella famiglia allargata o adottato all’interno del paese stesso.

L’adozione internazionale diventa così l’ultima ratio. Inoltre nei paesi come il Brasile, con la crescita economica hanno visto affernasri una classe media che assorbe tutto il bisogno adottivo del Brasile stesso. In Cina prevale un orgoglio nazionale che rende sempre difficile la concessione da adottabilità. Stessa cosa la Russia. Inoltre i bambini adottabili sempre più spesso hanno profili impgantivi: crescon di età media (il 30% dei bambini adottati in Francia nel 2012 hanno più di 5 anni e solo il 9% meno di un anno); spesso sono a rischio di patologie.

Una caduta libera che naturalmente travolge le aspirazioni delle coppie omosessuali; solo due paesi, Brasile e Sud Africa accettano di affidare un bambino a coppie dello stesso sesso: quindi gli spazi si sono fatti strettissimi, paradossalmente proprio all’indomani dell’approvazione della legge che apriva all’adozione da parte di coppie omosessuali.


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