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Luce e trasporti, famiglie spagnole sul lastrico

Dopo l'aumento dell'Iva del 15% anche sui benidi prima necessità, a Madrid le condizioni della gente sono drammatiche:sono sempre di più quelli che non riescono a pagare l'elettricità e la metro

di Emanuela Borzacchiello

Oggi si sciopera a partire dalla bolletta dell’elettricità. Le famiglie spagnole fanno fatica a pagare le bollette di acqua, gas ma soprattutto dell’elettricità, perchè in meno di un anno c’è stato un aumento del 10%, da sommare alla salita vertiginosa dell’Iva, che ha registrato un più 15% su tutti i prodotti, inclusi i beni di prima necessità. E così quando è stato deciso di convocare lo sciopero generale di oggi, si è partiti da una domanda molto semplice: cosa facciamo più fatica a pagare quando ci svegliamo la mattina e quando usciamo di casa?

Le bollette della luce e il trasporto pubblico. Questi i problemi da cui si parte oggi e che uniscono tutte le categorie. Alla luce della casa, si unisce l’importanza di muoversi da casa per andare a scuola o al lavoro. Nella capitale spagnola, il sindaco della città, Ana María Botella Serrano- Partido Popular – ha deciso dall’inizio del 2012 di puntare sull’aumento dell’abbonamento mensile: “muoversi per Madrid mi costa 55 euro al mese”, mi racconta Sania, studentessa di sociologia, “e dato che il mio campus è fuori dalla rete urbana, il costo quest’anno è di 65 euro. Visto che le tasse universitarie sono aumentate e il mio lavoro part time non mi è stato riconfermato, non posso più permettermi di pagare 65 euro al mese solo di mezzi, così andrò in università a seguire le lezioni solo una volta a settimana”.

Le bollette della luce e i biglietti della metro come principali strumenti di sciopero, ma funziona davvero? Vi passiamo i primi dati: alle ore 8 di questa mattina il consumo di elettricità è caduto del 18% (dati REE Red Eléctrica de España), mentre lo sciopero dei mezzi pubblici è totale. Sospeso anche il traffico aereo, è stato confermato solo il 40% del traffico aereo internazionale, e il 20% dei treni Ave (alta velocità).

Ripartire dalle domande sociali, analizzare il contesto economico, intercettare le esigenze di un paese che da mesi vive sull’orlo della crisi economica. Questo il retroterra politico su cui si stanno muovendo tutte le sigle sindacali spagnole, che oggi si giocano la propria credibilità. Hanno deciso di convocare uno sciopero generale e sul successo di questa giornata hanno puntato la possibilità di ottenere credibilità da un lato tra la gente – che in questo periodo si è mostrata molto più vicina ai movimenti sociali che alle istituzioni – e dall’altro con il governo. Da quando il Partido Popular è stato eletto, novembre 20112, i sindacati non sono mai stati chiamati al tavolo delle trattative. Oggi i numeri di adesione allo sciopero peseranno per cercare di riaprire quel tavolo.

Dati delle ultime ore: si registra il 75% delle adesioni allo sciopero da parte di tutte le categorie. Dalle prime ore di questa mattina ci sono stati scontri tra minifestanti e forze dell’ordine: 62 arrestati, 34 feriti.


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