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Oltre 23 milioni l’aiuto per Emilia e mantovano

Guzzetti: le nostre sole forze però non bastano. Ci vuole più Stato, più di quanto sia già stato fatto

di Redazione

Le Fondazioni di origine bancaria associate in Acri hanno mantenuto e superato il proprio impegno a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del maggio scorso. Hanno erogato 23,3 milioni di euro per interventi nei territori colpiti dal sisma sia in Emilia che nel Mantovano. Circa 5,2 milioni di euro provengono dalla raccolta coordinata dall’Acri nell’ambito dell’intero sistema Fondazioni; 17 milioni dalle Fondazioni dell’Emilia Romagna, soprattutto quelle delle province colpite; 1,1 milioni specificamente indirizzati all’area di Mantova. Moltissimi gli interventi finanziati.

Si va dagli ospedali agli edifici storici, dai mezzi d’emergenza alle attività produttive, spesso collaborando con le Casse di Risparmio Spa per creare fondi di garanzia destinati al finanziamento di imprenditori e artigiani. Ma in primis e soprattutto l’attenzione delle Fondazioni si è focalizzata sull’emergenza scuola.

«La priorità su cui investire per guardare al futuro con fiducia», ha detto il presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti, «sono i giovani, offrendo loro cura e formazione. Un proposito, questo, che sarebbe difficilmente praticabile senza un adeguato ripristino dei luoghi che per eccellenza li accolgono, cioè gli edifici scolastici. Così un impegno specifico le Fondazioni lo hanno posto su interventi in questa direzione. Abbiamo la consapevolezza che occorre uno sforzo specifico riguardo all’agibilità delle scuole, però le nostre sole forze non bastano. Ci vuole più Stato, più di quanto sia già stato fatto».


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