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Qualcuno legge le mie email?

Arriva la prima ricerca che fissa le best performance delle organizzazioni non profit che fanno email marketing. Uno strumento per misurare l'efficacia del mezzo di comunicazione numero uno, anche nel terzo settore

di Gabriella Meroni


In marzo, di giovedì, verso mezzogiorno: è questo il momento migliore per mandare una mail che molto probabilmente verrà letta dal destinatario. Forzando un po’, è questa una delle conclusioni che si possono trarre leggendo l’anticipazione, diffusa in questi giorni, dell’Email Marketing Metrics Benchmark Report 2012 – Non Profit di ContactLab, la prima ricerca in Italia che analizza le performance ottenute attraverso le campagne di email marketing di 24 organizzazioni non profit (onp)s che comunicano grazie alla sua piattaforma.

Tenendo in considerazione l’andamento per mese delle performance degli invii delle 24 onp indagate nel loro insieme, il mese che registra il best click rate (percentuale di click sulle email aperte) dei primi 6 mesi del 2012 è marzo. Durante la settimana, l’analisi mostra che le onp preferiscono spedire di giovedì; devono però fare i conti con i volumi totali che possono provocare tassi globali di apertura più bassi. In altri termini: dalla ricerca emerge come al crescere dei volumi delle email inviate dalle onp, diminuiscano open e click rate. Quindi il consiglio è: non esagerate. Spostando l’occhio sugli utenti, l’orario migliore per leggere le email ricevute dalle proprie organizzazioni preferite risulta essere durante il pranzo oppure nel tardo pomeriggio.

“Per la prima volta in Italia una ricerca che stabilisce una sorta di asticella a cui ogni non profit può fare riferimento”, spiega Valerio Melandri, direttore e docente del Master in Fundraising dell’Università di Bologna  “Le mie comunicazioni email sono aperte e lette di più o di meno della media? Ho lo stesso tasso di ritorno? È una ricerca basata non sulle intenzioni di comportamento, ma su come mi sono effettivamente comportato”. “Siamo di fronte a una ricerca che mancava e a cui sono lieto di aver dato un contributo sin dalla sua genesi", dichiara Paolo Ferrara, responsabile comunicazione e raccolta fondi di Terre des Hommes Italia. “Finalmente dati reali su cui confrontare le performance della propria organizzazione, per capire se siamo sulla strada giusta nella costruzione di un relazione corretta con i nostri donatori e con i nostri volontari. Non ci resta che analizzare i dati e cercare di migliorare”.

Il report è diviso in 3 sezioni: la prima è dedicata all’analisi delle performance degli invii delle onp nel loro insieme e suddivise per mese, giorno, ora; la seconda confronta le diverse tipologie di comunicazione (email informative, email di raccolta fondi, email di servizio/relazionali) e il loro andamento; l’ultima sezione approfondisce le performance delle campagne inviate dalle onp che sostengono cause umanitarie e da quelle che si occupano di aiuto all’infanzia.

Per consultare l'anticipazione della ricerca, fare clic qui


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