Media, Arte, Cultura

La cultura perde mecenati e sponsor

Per la cultura nel 2011 le imprese hanno ridotto le loro generosità del 10,91%

di Redazione

da Il Sole 24 Ore

Doccia fredda sulle erogazioni liberali per la cultura nel 2011: le imprese hanno ridotto le loro generosità del 10,91% a 28.670.350 euro, – art. 100, comma 2, lettera m, del Tuir: le imprese possono beneficiare di sgravi fiscali al 100%. Più generosi, nonostante la crisi, i privati e gli enti non commerciali – art. 15 comma 1, lettera h del Tuir: le persone fisiche e gli enti non commerciali possono beneficiare di sgravi fiscali al 19% –, come le fondazioni bancarie, le cui liberalità sono salite quasi del 2% a 26.658.122,89 euro.

In totale alla cultura, attraverso il Ministero per i beni e le attività culturali (Mibac), sono arrivati 58.356.273,6 euro, in calo del 5,18% sul 2010. Il mecenatismo ha premiato soprattutto il settore dello spettacolo (gli enti lirici) che incassa il 60% dell'ammontare rispetto al 40% indirizzato verso la cultura. Tra i soggetti beneficiari spicca la Fondazione del Teatro alla Scala con 8.290.000 euro, a molte distanze la Fondazione Teatro Carlo Felice con 1.450.000 euro, la Fondazione Bracco con 1.347.870, la Fondazione Trussardi con 1,3 milioni e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con 1.256.000 euro. Chi sono i soggetti più generosi? Tra le imprese il Mibac cita Intesa SanPaolo, A2a, Mapei, Sorgente Sgr, Tod's, Bpm e diversi altri. Tra i soggetti erogatori no profit moltissime fondazioni bancarie. La regione che ha maggiormente beneficiato è la Lombardia che ha attratto oltre 15 milioni di euro, seguita a distanza dal Veneto con 3,3 milioni, da Piemonte ed Emilia Romagna con 2 ciascuno e Liguria con 1,5. Il sud è la vera Cenerentola delle liberalità. Le imprese che hanno effettuato erogazioni liberali nel 2012 per ottenere i benefici fiscali hanno ora un solo obbligo di comunicazione all'Agenzia delle Entrate via web entro il 31 gennaio 2013, mentre i beneficiari devono inviare al Mibac un nuovo modulo (online).

Altrettante preoccupante è il trend delle sponsorizzazioni con una contrazione degli investimenti vicina al 10%. Emerge dall'indagine condotta da StageUp, in collaborazione con Ipsos e in partnership con il «Giornale dell'Arte». Nel 2012 il volume delle sponsorizzazioni ha raggiunto 1.288 milioni (-8,2% sul 2011), di cui solo l'11,6%, pari a 150 milioni, destinato al settore cultura e spettacolo (-9,6%). Per il 2013 le previsioni non sono rosee: gli esperti si attendono 83 milioni in meno dagli sponsor (-6,4%). A soffrirne saranno fiere e teatri, mostre ed esposizioni, musei e opere teatrali. Sapranno, invece, attrarre sponsor parchi divertimento, video musicali, concerti, produzioni tv e radio, artisti e personaggi. Gli esperti di StageUp per combattere la crisi consigliano «di aggregare l'offerta, investire sul marketing, far leva sulle potenzialità del territorio, puntare sulla progettualità e rendicontazione e valorizzare la presenza sul web anche degli sponsor».


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