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Welfare & Lavoro

Via libera a 575 milioni per il sociale

La Conferenza unificata ha approvato il riparto dei fondi 2013 per le politiche sociali e la non autosufficienza. Il 30% di questo secondo fondo andrà all'assistenza domiciliare dei disabili gravissimi. Addio invece al nuovo Isee. Le Regioni: «Risorse insufficienti»

di Sara De Carli

Fumata bianca ieri dalla Conferenza unificata su due punti non iscirtti all'ordine del giorno: sono state sancite le intese sul riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali e del Fondo per le non autosufficienze proposto dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

La Conferenza unificata Stato-Regioni ha infatti approvato la proposta di riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali (300milioni) e del Fondo per le non autosufficienze (275milioni). Complessivamente verranno quindi presto distribuiti fra le Regioni i 575 milioni di  euro destinati dalla legge di stabilità per il 2013 al sociale. Secondo il Governo si tratta «di un primo importante segnale di inversione di rotta dopo che, dal 2008 , questi fondi erano stati sistematicamente tagliati fino ad essere sostanzialmente azzerati».

In via prioritaria e in ogni caso per non meno del 30% del suo ammontare -precisa una nota del Governo- il Fondo per le non autosufficienze dovrà essere destinato  a favorire la permanenza a domicilio delle persone con disabilità gravissime, ivi compresi i malati di Sla.

Se il Governo rivendica  «l'inversione di rotta», la Conferenza delle Regioni pur dando il via libera al riparto parla senza mezzi termini di «sostanziale prosciugamento delle risorse destinate alle politiche sociali» e «dell’esiguità dei fondi previsti», per usare le parole di Vito De Filippo (Membro dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza delle Regioni e Presidente della Regione Basilicata). «Queste risorse – ha spiegato De Filippo – rappresentano solo un primo, ma insufficiente riscontro alle esigenze drammatiche del settore, ripetutamente ribadite dalle Regioni in ogni sede istituzionale».

La Conferenza Unificata ha invece bocciato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sul nuovo Isee: «mancata intesa», recita il verbale. A questo punto il nuovo Isee è da considerare archiviato e la sua attesa revisione passa al nuovo Governo. Sancito invece l'accordo sul Piano di azione nazionale per la salute mentale.

Rinviate anche le intese sugli interventi di edilizia scolastica e la designazione dei nuovi membri dell'Osservatorio Nazionale sulla Famiglia. Sempre ieri, la Conferenza Stato Regioni ha sancito l'accordo sulle linee guida sui tirocini.
 


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