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Gianni Bottalico nuovo presidente Acli

Eletto il 13esimo presidente nazionale. Succede ad Andrea Olivero, dimessosi a dicembre per candidarsi alle elezioni politiche

di Redazione

Gianni Bottalico, 56 anni, già presidente delle Acli provinciali di Milano, Monza e Brianza, è il nuovo presidente nazionale delle Acli. È stato eletto oggi a Roma dal Consiglio nazionale, dopo le dimissioni di Andrea Olivero, che ha scelto di candidarsi alle prossime elezioni politiche. Le Acli contano oggi quasi un milione di iscritti e dei suoi servizi usufruiscono in Italia 3,5 milioni di persone.

Nato a Bari, Bottalico vive a Seregno (Mb). È stato presidente delle Acli provinciali di Milano, Monza e Brianza dal 2004 al 2012. Ha collaborato in particolare con il cardinale Dionigi Tettamanzi per il progetto del Fondo diocesano di solidarietà per le famiglie colpite dalla crisi e della disoccupazione. Nel maggio 2012, in occasione dell’ultimo Congresso nazionale delle Acli, era stato eletto vicepresidente nazionale, con delega alla Comunicazione.

Nel suo intervento da neopresidente Gianni Bottalico ha rivolto la sua attenzione al Paese offrendo una lettura dell’attuale situazione: «L'Italia vive giorni di bufera: noi ben lo sappiamo, perché viviamo tra la gente e ci accorgiamo delle difficoltà dei nostri concittadini. Non ci sottrarremo al nostro compito, staremo anche nella "bufera politica" di questi giorni rivendicando la nostra autonomia e il nostro pluralismo».

Per Gianni Bottalico è la “responsabilità” a dover accompagnare l’azione di governo delle Acli: «Governare nella bufera è la vera sfida di oggi, che ci chiama ad un serio impegno per il futuro. Questo significa fare delle scelte di responsabilità più che di protagonismo. Responsabilità significa saper rispondere a chi ci ha preceduto, alla memoria e alle fatiche compiute dai nostri padri, ma anche a chi verrà, ai nostri giovani e ai nostri figli».

Le Acli del futuro, nelle intenzioni del loro nuovo presidente sono un punto di riferimento per la comunità, attente alla politica e al lavoro, vicine alla fasce deboli della popolazione, capaci di lavorare dall’interno per il Paese e di guardare all’Estero: «Vogliamo Acli sempre più orientate verso la comunità, perché viviamo in un Paese in cui si sono sciolti i legami materiali e simbolici e c'è bisogno di ricostruire reti di relazioni e di senso; vogliamo Acli più attente ad una politica che riconquisti la sua dimensione sociale e lavorativa; vogliamo Acli che sanno essere un punto di riferimento per i problemi delle donne e degli uomini che lavorano; vogliamo Acli aperte ai giovani, alle donne, agli stranieri, alle famiglie; Acli più locali e allo stesso tempo più internazionali».

La nuova presidenza nazionale
Lo stesso Consiglio nazionale ha approvato la composizione della nuova Presidenza come proposta dal neo-presidente e composta da:

  • Stefano Tassinari vicepresidente vicario (Vita cristiana, Economia e Lavoro, Coordinamento di programma, Terzo settore)
  • Paola Vacchina (Patronato, Enaip, Formazione di sistema)
  • Alfredo Cucciniello (Pace, Cittadinanza attiva, Servizio civile)
  • Michele Consiglio (Politiche estere, Reti internazionali)
  • Emiliano Manfredonia (Sviluppo associativo, Coordinamento Associazioni specifiche)
  • Paola Villa (Innovazione e progettazione sociale, Volontariato)
  • Antonio Russo (Legalità, Coesione territoriale)

Al presidente Bottalico restano le deleghe a Comunicazione di sistema, Funzione Studi, Fondazione Achille Grandi per il Bene Comune, e la presidenza del Caf Acli. È stato eetto anche il nuovo segretario generale, Michele Mariotto.

 


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