Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Cooperazione & Relazioni internazionali

Festa: Sad sarà una priorità nella direttiva sul volontariato

L'1 e 2 marzo Napoli ospiterà il nuovo forum nazionale del sostegno a distanza, con una nuova convenzione con il Ministero delle Politiche Sociali

di Sara De Carli

Un sistema che tiene, nonostante la crisi. «La riduzione c’è, ma meno dell’anno scorso, quando era stata del 20%», spiega Vincenzo Curatola, presidente di ForumSad. «Aspettiamo i bilanci, quello che leggiamo però è il fatto che la crisi colpisce più le grandi organizzazioni delle piccole, che possono contare su un rapporto diretto con il donatore, di coinvolgimento. L’altro dato è che diminuiscono i soldi, ma non i sostenitori: si dona meno, ma non si viene meno a un impegno e le associazioni cercano per esempio di mettere due sostenitori su un sad». Venerdì 1 marzo si aprirà a Napoli il XIV Forum Nazionale sul Sostegno a Distanza, dal titolo “Il Sostegno a Distanza co-attore di una nuova cooperazione tra popoli”. Perché nonostante i 500 milioni di euro che 1,5 milioni di italiani ogni anno donano per far crescere e sostenere un “figlio” dall’altra parte del mondo, attraverso il sostegno a distanza, questa realtà – così come il commercio equo e solidale o il micro-credito – ancora non è considerata una forma di cooperazione internazionale.

Il Sad, una forma superiore di cooperazione
Stefano Zamagni, presidente onorario di ForumSad, già alla vigilia delle elezioni aveva aiutato ForumSad e La Gabbianella, i due maggiori coordinamenti impegnati nel sad, a scrivere un manifesto per la promozione del sostegno a distanza. Anche lui sarà a Napoli, con un denso videomessaggio che verrà proiettato in apertura della seconda giornata del Forum sabato 2 marzo. Dirà che il sostegno a distanza è una «forma superiore per manifestare la solidarietà». Perché? Perché «come prima cosa offre ad un bambino di crescere nel luogo dove è nato. Come seconda ragione, chi sostiene a distanza ha possibilità di sapere passo dopo passo che frutti porta la sua donazione». La terza ragione della superiorità sta nel fatto che il sostegno a distanza non rientra nelle logiche della vecchia cooperazione, quella che ancora viene gestita dal Ministero degli Esteri. Una cooperazione che secondo Zamagni va presto cambiata, per far sì che la stessa cooperazione non continui ad essere materia di scambio: offro aiuti umanitari, ricevo vantaggi economici. Per questi motivi il sostegno a distanza è un «microcosmo che può innovare le politiche di cooperazione».
 
Una convenzione con il Ministero
Novità arrivano anche sul fronte istituzionale. «A Napoli verrà annunciata la firma di una Convenzione tra il Ministero delle Politiche sociali e ForumSad», anticipa Curatola. Già un anno fa, poco dopo la chiusura dell’Agenzia per il Terzo settore, il Ministero aveva annunciato la sua volontà di proseguire il lavoro fatto sul Sad dall’Agenzia, con le Linee guida e il sito sul Sad in chiaro. In questo anno è stato fatto poco o nulla. «Ora abbiamo fatto un passo in più, il Ministero si è impegnato a valorizzare le linee guida, diffonderle sul territorio, lavorare per la realizzazione della banca dati del Sad», spiega Curatola. «Un altro punto importante è quello della formazione delle associazioni e del coinvolgimento dei CSV, che in base all’esperienza che stiamo facendo al Sud, sono i soli interlocutori per le piccole associazioni, come sono spesso quelle che si occupano di sad».

«La convenzione sarà gratuita, non ci sono soldi», precisa Danilo Festa, Direttore Generale del Terzo Settore e Formazioni Sociali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. «Ci impegniamo a collaborare per la promozione del Sad e proseguire le attività iniziate dall’Agenzia, in particolare la raccolta di dati sulle associazioni e la proposizione di standard qualitativi. Faremo anche una proposta di revisione delle Linee guida, li aiuteremo nella diffusione delle linee guida esistenti, con percorsi formativi gratuiti per le organizzazioni che aderiranno alle linee guida». La prima conseguenza pratica è che sul sito del Ministero, nell’area Sociale, è comparsa da pochi giorni una nuova sezione, dedicata appunto al Sostegno a distanza: «l’avevamo promesso per dicembre, un po’ dopo ma l’abbiamo fatto». Festa spiega anche una novità: l’intenzione di «inserire i temi del Sad anche nella direttiva del Volontariato. Consegneremo al nuovo sottosegretario questa proposta, di privilegiare le organizzazioni di donne che lottano per la difesa delle donne e che fanno sostegno a distanza».

 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA