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La lingua italiana dei segni venga riconosciuta

Questo l'obbiettivo della campagna lanciata da Radio Kaos ItaLis #iosegno, rivolta ai capigruppo e ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati

di Redazione

Un gruppo di ragazzi sordi, tutti sotto i 30 anni, coinvolti nel progetto Radio Kaos ItaLis hanno lanciato oggi la campagna #iosegno per chiedere ai capigruppo e ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati di adoperarsi affinché anche in Italia venga riconosciuta ufficialmente la Lingua italiana dei segni (LIS).

«Siamo un gruppo di ragazzi e due cose ci uniscono: siamo sordi e ci siamo incontrati grazie ad una radio. Radio Kaos ItaLis è nata da un’idea che potrebbe sembrare paradossale: creare un progetto radiofonico per promuovere l’integrazione tra sordi e udenti. E ci siamo riusciti, dimostrando a noi stessi che le barriere all’integrazione possono essere superate. Purtroppo però c’è un muro che non riusciamo ad abbattere: la nostra lingua, la Lingua dei Segni italiana (LIS), non è riconosciuta ufficialmente nel nostro Paese. Per questo abbiamo lanciata sulla piattaforma Change.org la campagna», raccontano i ragazzi di Radio Kaos ItaLis.

Il riconoscimento della Lis come una vera e propria lingua garantirebbe la libertà di un sordo di scegliere come comunicare e integrarsi: un effettivo e illimitato accesso all’istruzione, all’informazione, alla comunicazione, alla cultura, ai servizi, alla vita sociale, lavorativa e perfino ricreativa.

La convenzione dell'ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006, riconosceva la Lis promuovendone l’acquisizione e l’uso. Il mancato riconoscimento ufficiale della Lis da parte dell’Italia rappresenta un’inadempienza alla avvenuta ratifica italiana di questa Convenzione. Oltre 44 paesi, dagli Stati Uniti all’Iran, dalla Francia alla Cina hanno adottato una lingua ufficiale dei segni. Purtroppo l’Italia risulta essere incomprensibilmente inadempiente.

Due anni fa, alcuni giovani sordi hanno conosciuto i ragazzi di un'emittente indipendente di Roma, Radio Kaos Italy, ed è nato il progetto Radio Kaos ItaLis, web-radio in cui i sordi possono comunicare notizie e curiosità usando la Lis. «Abbiamo dato vita a quest’iniziativa», spiega Antonio Ricci, fondatore della radio, «per fare in modo che  usare il mezzo radiofonico per abbattere barriere e pregiudizi».

Io non posso sentirti, ma tu parla della mia lingua” è anche un appello rivolto alle radio italiane affinché sostengano e diano voce alla campagna e promuovano attraverso la muscia l’integrazione tra sordi e udenti.

«Siamo fieri che i ragazzi di Radio Kaos ItaLis abbiano trovato in Change.org la piattaforma attraverso la quale lanciare la loro campagna», racconta Salvatore Barbera, direttore delle campagne di Change.org, «e ci auguriamo che da oggi possa partire una mobilitazione nazionale che porti al riconoscimento della Lis anche in Italia. I primi dati, con oltre 720 adesioni l'ora mostrano che siamo sulla strada giusta».


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