Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Cooperazione & Relazioni internazionali

Non odiate, donate: l’omaggio dei “nemici” a Meg

Nel giorno dei funerali di Margaret Thatcher ecco una campagna partita sul web si oppone sia alle celebrazioni che ai "vigliacchi festeggiamenti" per la scomparsa della Lady di ferro. E propone a tutti di sostenere le associazioni a favore delle categorie di persone che la Thatcher aveva più colpito

di Gabriella Meroni

Don't hate, donate: non odiate, donate. E' questo il felice slogan di una campagna nata spontaneamente sul web dopo la morte di Margareth Thatcher e in risposta sia alle manifestazioni di giubilo per la sua scomparsa sia alla "retorica di regime" sulle sue virtù. Una posizione tutto sommato equilibrata, anche se espressa da organizzazioni che certo non amavano la ex Lady di ferro. Scopo della campagna è "dimostrare di essere una società migliore di quella che la Thatcher credeva", donando alle associazioni che si occupano di difendere e sostenere le categorie di cittadini che secondo la campagna erano state più colpite dalle politiche dei governi conservatori presieduti dalla Thatcher.

"Margaret Thatcher è morta e oggi si svolgono i suoi funerali. Vogliamo cogliere l'occasione, in questo momento in cui la nazione ricorda quanto ha fatto nella sua vita, per ricordare le persone che il suo governo ha colpito, persone che non vanno sui giornali", è il testo della dichiarazione pubblicata sul sito. "Sono persone che non avranno funerali nella Cattedrale, persone che gli ammiratori della Thatcher facilmente dimenticano, o vogliono dimenticare".

Ma ecco il cuore del messaggio. "Gli ultimi anni di Margaret Thatcher sono stati funestati dalla demenza, una malattia terribile. Se anche voi, come noi, vi siete opposti al trattamento riservato da persone come lei ai poveri di questo paese e del mondo, questa non è una buona ragione per augurare il peggio ai nostri nemici. Noi crediamo che sia vigliacco festeggiare la sofferenza e la morte di qualcuno e non vogliamo che questo accada".

"Vogliamo semplicemente concentrarci sulle persone che non trovavano posto nella visione del mondo della signora Thatcher. E vogliamo farlo in modo da poter fare del bene a qualcuno", prosegue la nota. "Anche voi potete aiutarci donando alle bravissime associazioni che abbiamo scelto per rappresentare una parte di quelle persone – i senza casa, i minatori, i giovani gay, i sopravvissuti della strage di Hillsborough e le vittime dell'Apartheid in Sud Africa. Grazie per il vostro aiuto, ma non smettere di fare qualcosa d'altro e di più per conto vostro".

Le associazioni a cui la campagna propone di donare sono: Hillsborough Justice campaign (a favore delle famiglie delle 96 vittime della strage allo stadio di Sheffield),  Orgreave Truth and Justice Campaign (a favore delle famiglie dei minatori la cui protesta venne duramente repressa dalla polizia alla miniera di Orgrave), Child Poverty Action Group (contro la povertà dei minori), Stonewall (associazione per la parità dei diritti delle persone omosessuali),  Coal Industry Social Welfare Organisation (una sorta di mutua per minatori ed ex minatori) The International Center for Transitional Justice e Tutu Foundation (organizzazioni pro diritti civile e pro vittime dell'Apartheid), Shelter (per il diritto alla casa).


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA