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Inaugurato il “Mario Fontana Memorial Centre”

Scuola professionale dedicata al presidente di "Insieme si può..." somparso due anni fa.

di Redazione

La scuola intitolata a Mario Fontana, presidente di “Insieme si può…” scomparso due anni fa, è stata inaugurata il 20 aprile scorso a Kampala alla presenza di Giusi Casagrande, vedova di Mario, che ha tagliato il nastro assieme all’ambasciatore italiano in Uganda, Stefano Dejak.

Il “Mario Fontana Memorial Centre” è costato 200.000 euro, cifra cui hanno contribuito il CAFF CGIL Nord Est, rappresentato da Luigi Da Corte, Maratona dles Dolomites – ENEL, le compagnie telefoniche che hanno aderito alla raccolta attraverso numero solidale e numerosissimi donatori.

L’edificio scolastico si sviluppa su tre piani e ospita le aule per i corsi professionali di meccanica, motoristica, falegnameria, muratura, taglio e cucito, parruccheria, gli uffici amministrativi e una grande sala di esposizione dei lavori realizzati dai ragazzi, porte, finestre, mattoni ecologici e altro, la cui vendita contribuisice alle spese di gestione. La scuola, per altro, è stata costruita anche grazie al lavoro e al contributo degli stessi allievi a cui sono stati consegnati gli strumenti professionali.

L’artefice principale della buona riuscita del progetto è stato Nicholas Yiga, collaboratore di “Insieme si può…” in Uganda e responsabile del progetto MCAFS, associazione che, oltre alla scuola professionale, gestisce un progetto di micro-credito, il sostegno scolastico di quasi 200 ragazzi orfani, un silos per lo stoccaggio di mais, una fattoria.

Alla cerimonia hanno preso parte don Gino Dal Borgo parroco bellunese che ha inaugurato le aule dedicate a suor Domenica Dal Borgo, missionaria in Uganda per cinquant’anni, Piergiorgio Da Rold, direttore di “Insieme si può…” e i collaboratori locali dell’associazione. Con loro anche gli amici di una vita di Mario e i suoi nipoti. Durante la cerimonia è stato letto un messaggio di Monica, figlia di Mario, che ha ricordato in modo toccante il papà.

Mario sosteneva che un autentico sviluppo non potesse partire che dall’istruzione e in particolare dall’istruzione professionale. Ora centinaia di ragazzi e ragazze ugandesi impareranno un lavoro in una grande scuola che porta il suo nome.


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