Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Comitato editoriale

Nascone le “adozioni in vicinanza”

L'8 e 9 giugno i volontari di Aiutare i Bambini ssaranno in piazza per sensibilizzare sul sostegno a distanza come strumento per accompagnare un bambino nella sua crescita. Da ora anche in Italia

di Sara De Carli

Fondazione Aiutare i Bambini lancia «l’adozione in vicinanza», cioè la possibilità di sostenere un bambino in difficoltà che vive non dall’altra parte del mondo, ma qui in Italia. L’iniziativa verrà presentata l’8 e 9 giugno, in occasione delle Giornate dell’adozione a distanza e in vicinanza: per la prima volta Aiutare i Bambini, con i suoi volontari, sarà presente nelle piazze e nei megastore Prenatal per promuovere e sensibilizzare sul sostegno a distanza. L’adozione in vicinanza si affiancherà alla classica adozione a distanza, che Aiutare i Bambini continuerà a proporre.

L’adozione in vicinanza nasce da due osservazioni: la presa d’atto del fatto che sempre più famiglie in Italia sono in difficoltà, con una difficoltà crescente a pagare le rette o la mensa e il desiderio dei sostenitori che chiedono di fare qualcosa anche in Italia, senza dimenticarsi di chi è lontano. Con l’adozione in vicinanza il donatore potrà scegliere un asilo da sostenere tra i sette partner che Aiutare i Bambini ha  individuato per la sperimentazione: sarà poi il responsabile del nido a individuare le famiglie da sostenere, andando a coprire, attraverso una sorta di fondo di garanzia, le loro rette. Niente foto nè  nomi, ovviamente, per ragioni di privacy, ma un legame con la struttura, che il donatore potrà anche andare a visitare. La cifra richiesta è di 15 euro al mese.