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Università, la guida alla formazione non profit

Con la crisi cambia l’offerta formativa dedicato al Terzo settore. La strada è quella della partnership tra mondi produttivi e atenei, per proporre percorsi più adatti alle necessità del mercato. Sul magazine in edicola l'analisi dei corsi più interessanti

di Redazione

La novità di quest’anno è rappresentata dal legame sempre più stretto fra atenei e attori economici. La Federazione delle Bcc, ad esempio, è partner (precisamente la sezione emiliana delle Bcc) del master in “Economia e gestione del credito cooperativo” dell’università di Bologna, del master “Banca mutualità e sviluppo” dell’università Cattolica (in questo caso è la sezione lombarda Bcc). L'Alleanza delle Cooperative ha partecipato a stendere la didattica del master in Economia della cooperazione dell'università di Bologna.

Altra novità è la SEC. L’acronimo sta per Scuola di Economia Civile, una scuola dell’economia cooperativa e sociale, del tutto nuova nel panorama italiano. Gli economisti Luigino Bruni e Stefano Zamagni, illustrano la Scuola che, nella sua sede di Loppiano, in Toscana, si rivolge a chi vuole fare innovazione imprenditoriale.   

Per chi invece è ancora all’inizio del suo percorso professionale, Vita offre un panorama di corsi universitari.
Consigli per scegliere la laurea triennale sono dati da Giulio Ecchia, professore  di economia all’università di Bologna e membro del centro interdisciplinare di ateneo “Social Economy and civil Society integrated research team”. Quanto al percorso successivo di laurea biennale, Vita pubblica una rassegna dei corsi in Economia con una storia consolidata alle spalle, con l’indicazione, per ciascun di loro, degli elementi distintivi.

Master sempre aggiornati sulle novità, per essere davvero strumento operativo per neolaureati e professionisti. Per questo i master trattano di impact investment, di crowdfunding come il Np&Coop della SDA Bocconi. Sempre più importante lo spazio dei tirocini, che in alcuni casi può rappresentare una importante possibilità di realizzare la propria idea di impresa sociale, come accade al master Gestione di imprese sociale dell’università di Trento.

Fra le professioni del terzo settore ce n’è una che non conosce crisi. È quella del fundraiser. Vita ha chiesto a tre massimi esperti come prepararsi e quali sono le nuove frontiere di questo lavoro. Interventi di Massimo Coen Cagli della Scuola di Roma di Fund-raising, di Valerio Melandri, direttore del master in Fundraising dell’università di Bologna-Forlì, di Paolo Venturi, direttore di The Fund Raising School di Bertinoro, Forlì.


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