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Homeless sì, ma col wifi

"Connexions solidaires" è il programma di Emmaus Défi per superare il "digital divide" dovuto alla povertà. A Parigi senza tetto e persone fragili sono aiutate e formate a utilizzare la connessione per reinserirsi nella società

di Antonietta Nembri

“Sei connesso?” il vecchio tormentone di un comico televisivo non è che un segnale di come oggi l’avere una connessione internet sia non solo data per scontata, ma sempre più importante. Ormai si va online per trovare casa, cercare lavoro, dialogare con gli uffici pubblici o semplicemente restare in collegamento con i propri amici e parenti. Oggi è quasi impossibile fare a meno di Intenet, ma non per tutti connettersi alla rete è facile.
In Francia, dove otto francesi su dieci hanno accesso a Internet dalle proprie abitazione, Emmaus Défi (realtà solidale parigina della galassia di associazioni che riconoscono nell’opera dell’Abbé Pierre) per abbattere il digital divide delle persone più fragili, povere o senza fissa dimora, da alcune settimane ha lanciato il programma “Connexions Solidaires”, cioè connessioni solidali, dando vita ad un'associazione ad hoc: Emmaus Connect.

Come spiega, all’edizione online di  La Croix, Cécilia Germain incaricata dello sviluppo nel centro parigino dell’associazione «Il bisogno connesso a Internet che abbiamo visto ingrandirsi tra i nostri assistiti ci ha spinto a fare qualcosa». E il qualcosa è appunto il programma Connexions solidaires.

Emmaus Défi, del resto, propone già dal settembre 2011 dei telefonini e dei contratti telefonici a basso costo ai suoi assistiti dell’Ile de France (la regione che comprende Parigi) e ora prevede di allargare la sua offerta, con l’aiuto dell’operatore Sfr, grazie a chiavette che permettano di  utilizzare il 3G e di ritrasmettere in wi-fi. Una volta avuta questa chiavetta gli assistiti di Emmaus Défi possono acquistare delle carte pre-pagate a 5 euro contro i 30 commerciali.

Sullo stesso modello del servizio di telefonia devono anche essere trovate delle imprese partner in grado di mettere a disposizione dei computer portatili d’occasione da mettere in vendita a un centinaio di euro. Non solo, Emmaus Défi nel suo programma prevede anche la formazione perché non basta essere equipaggiati di un computer per saper navigare in internet. I corsi vengono realizzati da associazioni partner.

Il programma sarà accessibile per 9 mesi rinnovabili una volta, all’interno di un progetto di accompagnamento. Anche perché all’interno dell’associazione sono convinti che l’accesso alle telecomunicazioni sono un nuovo fronte della lotta contro la povertà e facilitare l’accesso ai nuovi strumenti di comunicazione è oggi una delle condizioni necessarie per inserirsi o reinserirsi in una società sempre più connessa.
 


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