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Le Acli lanciano un patto contro la povertà

L'Italia con la Grecia è l'unico paese in Europa a non avere una misura contro la povertà assoluta. Ecco la proposta di Acli e Caritas per introdurla. Si chiama Reis-Reddito per l'inclusione

di Redazione

Le Acli, in collaborazione con la Caritas Italiana, presentano il Reddito d’inclusione sociale (REIS) e propongono un patto aperto contro la povertà. La proposta, elaborata da un gruppo di lavoro coordinato da Cristiano Gori, docente dell'Università Cattolica di Milano, sarà illustrata oggi, alla presenza di Enrico Giovannini, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Raffaele Bonanni, Segretario Generale Cisl, Susanna Camusso, Segretario Generale Cgil. «L’Italia soffre oggi l’assenza di adeguate politiche per contrastare la povertà. Noi suggeriamo oggi un percorso graduale, fattibile e sostenibile economicamente per introdurre una misura, il Reis, capace di rispondere efficacemente alle carenze del nostro paese in materia», afferma Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli.

In effetti, quando parlano di noi, gli esperti dicono che «ad eccezione di Grecia e Italia, tutti gli Stati membri dell’Unione Europea hanno, con forme diverse, una misura di reddito minimo a livello nazionale».  Il Regno Unito l’ha dal 1948, il Belgio dal 1973, il Portogallo dal 1996. L’Istat di recente ha messo nero su bianco l’impressionante balzo in avanti della povertà in Italia, passata in un solo anno dal 5,2% al 6,8%. Non mancano quindi le ragioni per fare qualcosa contro la povertà in Italia. Serve però una misura composta da una prestazione monetaria e da servizi alla persona, e basata su un mix tra diritti e doveri, secondo linee d’intervento condivise a livello europeo.

Per affrontare questa drammatica situazione Acli e Caritas propongono l’introduzione del Reddito d’Inclusione Sociale (Reis): uno strumento rivolto a tutte le famiglie in povertà assoluta nel nostro paese (inclusi gli stranieri regolarmente residenti da almeno 12 mesi), che consiste in un trasferimento monetario, d’importo adeguato a farle uscire da questa condizione e variabile a seconda del costo della vita nelle diverse aree del Paese, accompagnato da servizi alla persona per l’attivazione e il reinserimento sociale. Il Reis andrà a riassorbire al proprio interno tutte le altre misure oggi utilizzate per contrastare la povertà assoluta e dovrà essere realizzato gradualmente, all’interno di un piano quadriennale.

Per promuovere l’introduzione del Reis, le Acli lanciano un “Patto aperto contro la povertà”, a cui invitano tutti ad aderire: «Si tratta di un’alleanza dentro la quale ogni realtà coinvolta potrà portare il proprio contributo di idee e di capacità di sensibilizzazione», spiega Bottalico.
 


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