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Arriva il flash mob contro l’azzardo

Si chiama Slot Mob, lanciato da Luigino Bruni, Leonardo Becchetti e Vittorio Pelligra, invita a frequentare i bar slot free

di Redazione

Chi governa la città? Se non bastano interi palazzi e negozi specializzati nel gioco a diffondere la rincorsa disperata al denaro, ora che vengono invasi anche i bar con insegne luccicanti a segnalare  “sale slot” all’interno del locale da sempre simbolo della convivialità italiana, ci si domanda quale indirizzo politico trasversale alla destra e alla sinistra governi le nostre istituzioni.

I sindaci lamentano di non avere potere in materia e possono solo chiedere di cambiare la legge. Non possiamo davvero far nulla per sostenere quegli esercenti che si rifiutano di pagare l’affitto del locale con i proventi delle macchinette mangiasoldi? Chi lo fa, in tempo di crisi, compie un atto eroico se si tiene conto che solo nei primi 4 mesi del 2013 ben 4 mila aziende aderenti alla Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) hanno chiuso i battenti, aggiungendosi alle 32 mila del quadriennio 2008-2012.

La proposta avanzata da economisti come Luigino Bruni, Leonardo Becchetti e Vittorio Pelligra parte dall'agire personale:  decidere di prendere il caffè solo nei locali liberati dall’ipoteca del gioco d’azzardo. Una scelta che se osservata da un  numero elevato di persone convinte a rendere pubblica la motivazione del proprio gesto, finisce per incidere a livello sociale e politico. Ne sono convinti quelli del cash mob, l’iniziativa nata negli Usa per organizzare festosi acquisti di massa in negozi che meritano di essere sostenuti.

Bisogna rendere riconoscibile e meritevole di stima concreta il negozio  e il proprietario che hanno deciso di non scommettere sulle macchinette rischiando entrate sicure. Alla radice di questa scelta non c’è un ragionamento buonista o moralista, ma una concezione di uomo e società che esprime il filone etico dell’economia civile a cui si aggiungono le valutazioni del pensiero economico internazionale in tema di sviluppo e e declino.

La proposta si chiama Slot Mob. Tre i fronti su cui agirà la campagna:

  1. Richiedere una legge che limiti e regolamenti seriamente il gioco d’azzardo nell’interesse non delle lobby ma dei cittadini, soprattutto i più vulnerabili
  2. Non aspettare i tempi, a volte troppo lunghi della politica, ed agire subito, e soprattutto insieme, dando vita ad uno slot mob, recandoci insieme a fare colazione in un bar che ha scelto la disinfestazione dalle slot e/o altri giochi d’azzardo
  3. Curare il cattivo gioco con il buon gioco, che è sempre un bene relazionale, organizzando, in concomitanza dello slot mob, un torneo di calcio balilla.


Lo Slot Mob partirà da Biella il 27 settembre e il 28 settembre da Milano, e si ripeterà nei mesi successivi in diverse città d’Italia. Toccando Cagliari, Palermo, Catania, Trento, Reggio Emilia, Cremona, Macerata e Roma.

Un modo per “premiare” le virtù civile, e soprattutto fare cultura e opinione. Renderemo la scelta di questi esercenti visibile ed imitabile, attraverso un marchio etico, il coinvolgimento della stampa, i social-network ed il passaparola. In vista dei vari eventi l'organizzazione sta mappando le città per stilare un elenco di esercizi commerciali che sono già slot-free e di quelli che lo vorrebbero diventare.

Partner e aderenti all'inziiativa
Acli Lombardia, Accademia dell'Economia Civile, Adiconsum, Amici casa della Carità Milano, A.M.A. Auto Mutuo Aiuto Onlus Trento, Avolab, Avvenire, Campagna nazionale Mettiamoci in gioco, Cantiere Legalità Movimento Focolari, Casa della carità – Milano, Centro ambrosiano di solidarietà, Centro socio culturale Igino Giordani Enna, Centro Sportivo Italiano, Città Nuova, Comune di Trento, Con Voi Onlus Milano, Consorzio nazionale Cgm, Consorzio provinciale Oscar Romero Reggio Emilia, Consorzio provinciale Solco Cremona, CVX Cagliari, Economia e Felicità, Fattore Famiglia, Giovani per un mondo unito Catania e Cagliari, Laboratorio Partecipazione politica Cagliari, Mag Roma, Movimento giovanile salesiano, Movimento Politico per l’Unità (Mppu), Movimento Umanità Nuova, Next – Nuova economia per tutti, Open – osservatorio politico ennese, Oxfam Italia, Polo Lionello Bonfanti – Economia di Comunione, Progetto città 3.0 Enna, Scuole di partecipazione politica Mppu, Senza Slot e Vita non profit


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