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Sanità & Ricerca

Sclerosi multipla, primo bando per combattere le progressive

Progressive MS Alliance lancia il primo bando di ricerca internazionale sulle forme progressive della sclerosi multipla: stanziati 1 milione e 125mila euro. Obiettivo: creare un'infrastruttura fra i migliori ricercatori al mondo

di Sara De Carli

La lotta alle forme progressive della sclerosi multipla corre veloce. Nel 2012 AISM insieme alle analoghe associazioni americana, inglese e di quella internazionale si fece portavoce dei bisogni delle persone con SM e lanciò una sfida alla comunità scientifica: trovare terapie per le forme progressive della sclerosi multipla. Da quelle quattro associazioni nacque la Progressive MS Alliance (inizialmente si chiamò International Progressive MS Collaborative), un’ alleanza di orgnizzazioni in continua espansione (l’associazione SM della Danimarca ad esempio si è da poco unita al gruppo dei promotori), che a febbraio 2013 organizzò proprio in Italia la Prima Conferenza Scientifica sulle SM Progressive, per dare una risposta a quel milione di persone nel mondo (di cui 25mila solo in Italia) orfane di una terapia. In quell’occasione furono promessi per questo specifico motivo oltre 120 milioni di euro da qui al 2020. Oggi arriva il primo bando di ricerca internazionale finanziato da Progressive MS Alliance, di 1 milione e 125 mila euro. Obiettivo: finanziare la ricerca internazionale sulle forme progressive di sclerosi multipla, ancora orfane di cure.

Il bando (scadenza 31 gennaio 2014) finanzierà 15 progetti della durata massima di 12 mesi, con un massimo di 75mila euro ciascuno. Un ulteriore finanziamento potrà essere assegnato il secondo anno ai progetti che dimostreranno risultati promettenti e con alta potenzialità di essere tradotti in trattamenti per le forme progressive di SM.
Questo primo bando avvia un programma di ricerca pluriennale di ampio respiro e nello specifico si articola in due iniziative di finanziamento: “Challenge Awards” e “Infrastructure Awards”. Il primo raccoglierà progetti di ricerca volti a incoraggiare l’innovazione scientifica in specifici ambiti, identificati come prioritari: individuazione di target e riposizionamento di farmaci per le forme di SM progressiva; modelli sperimentali per valutazioni precliniche di terapie; proof-of-concept/strategie di studi clinici; misure di outcome clinico e disegno di trial; gestione dei sintomi e riabilitazione. La seconda area di ricerca, quella degli  “Infrastructure Awards”, è dedicata alla collaborazione tra ricercatori attraverso l’implementazione di infrastrutture e tecnologie e per la condivisione di dati (data sharing). MS Alliance è infatti convinta che proprio facilitando la messa in comune delle conoscenza, delle risorse umane e finanziarie, delle infrastrutture è possibile sviluppare progetti su scala mondiale. Così, mettendo insieme gli straordinari talenti che esistono nelle molteplici discipline scientifiche, MS Alliance si propone di guidare un’iniziativa mondiale di ricerca per identificare e sviluppare soluzioni innovative per porre fine alle forme progressive di sclerosi multipla.

Perché attorno a questo bando ci sono tante attese? Lo spiega Antonella Moretti, Direttore Generale di AISM: «Le ricerche stanno producendo significativi progressi nello sviluppo di terapie per la sclerosi multipla recidivante-remittente, ma i bisogni, le necessità e i diritti alla salute delle persone con forme progressive di sclerosi multipla restano ancora in buona parte senza risposte. Ecco perché AISM è uno dei principali promotori di MS Alliance. Questo bando rappresenta una risposta concreta per le persone con sclerosi multipla, il primo passo di un programma di ampio respiro mirato ad accelerare l’individuazione di trattamenti efficaci per le forme progressive».
 


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