Attivismo civico & Terzo settore

Mecenate ha il volto di Fondazione Cariplo

Uno studio dell’Osservatorio di Fondazione Cariplo dimostra il costante impegno e sottolinea una modalità di erogazione che punta a creare sinergie virtuose tra gli enti culturali.

di Redazione

Che volto ha oggi un moderno mecenate dell’arte e della cultura? In Lombardia, stando ai dati raccolti nell’ultimo numero dei quaderni dell’Osservatorio di Fondazione Cariplo (scaricabile al sito www.cariplo.it) è quello della Fondazione Cariplo. Lo studio riporta come tra il 2007 e il 2011 le erogazioni al settore Arte e cultura sono cresciute del 25,3% (dai 52,5 milioni del 2007 ai 65,8 del 2011). La media nell’ultimo triennio rimane significativa con un impegno annuale di oltre 50 milioni di euro. L’impegno sul fronte della cultura si misura anche nella storia della Fondazione, dalla sua nascita ad oggi: oltre diecimila progetti realizzati, con più di 800 milioni di euro. Tra gli operatori privati – viene sottolineato in una nota stampa – in Italia nessuno ha fatto di più

«In questa fase di drammatica contrazione delle risorse per la cultura la Fondazione ha definito una strategia per fronteggiare coerentemente e responsabilmente la situazione, cercando di fornire aiuto e sostegno alle istituzioni e organizzazioni artistiche e culturali, senza snaturare il proprio ruolo», ha commentato Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo.
Ma a sottolineare un ruolo di moderno mecenate dell’arte e della cultura nel nostro Paese non è l’entità dei grant, ma il metodo con il quale in questi anni Fondazione Cariplo ha operato, tracciando nuove vie, sperimentando nuovi modelli – come nel caso dei Distretti Culturali, o del sostegno alle imprese culturali giovanili– creando un tavolo di confronto, che accoglie stimoli dagli operatori culturali.

In un contesto di crisi economica e tagli alle spese, il sostegno di Fondazione Cariplo appare un fattore positivo a sostegno della cultura in Lombardia. Le ricadute per il settore dello spettacolo dal vivo sono state significative e progressivamente rilevanti per il valore economico, per l’emersione di nuovi soggetti, per la funzione di indirizzo, per le trasformazioni nel modo di operare che hanno introdotto.

Tra gli esempi si possono citare il Bando “Creare e consolidare reti per la diffusione delle arti dal vivo” ha voluto migliorare la programmazione territoriale favorendo la creazioni di partnership tra organizzazioni; il bando “Migliorare la gestione e l’organizzazione degli enti musicali e teatrali” ha inteso incentivare i soggetti artisticamente e organizzativamente qualificati che perseguono obiettivi di “buona gestione”; il progetto Etre– “Esperienze teatrali di residenza”, ha cercato di “normalizzare” la situazione di molte compagnie, il progetto Laiv – “Laboratorio delle arti interpretative dal vivo” ha saputo promuovere lo sviluppo trasversale delle competenze musicali e teatrali nelle scuole.
 


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