Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Sanità & Ricerca

Obesità, malattia da “poveri ricchi”

Secondo gli ultimi dati americani, i ceti sociali meno abbienti che vivono in paesi sviluppati sono a rischio obesità. Un problema che negli USA riguarda in media tre uomini e quattro donne su dieci, ma che tra le donne povere supera il 50%. E ora c'è chi vuole sfruttare i dati per tagliare gli aiuti alimentari...

di Gabriella Meroni

La notizia, se non fosse maledettamente seria, potrebbe quasi far sorridere: la malattia dei poveri nei paesi poveri è la malnutrizione, nei paesi ricchi invece è l'obesità. E' quanto si ricava dai recenti dati sul rapporto tra reddito e sovrappeso grave pubblicati negli USA e ripresi da tutti i principali quotidiani (The Atlantic correda il servizio con utili infografici) proprio nei giorni in cui il PArlamento americano sta decidendo se tagliare o meno il 40% dei food stamps, i buoni per acquisti alimentari destinati proprio agli indigenti.
I favorevoli alla manovra hanno infatti tirato in ballo i numeri sull'obesità tra poveri proprio per sostenere una tesi quantomeno originale: occorre limitare i voucher alimentari per non aggravare il problema del sovrappeso e delle malattie a esso correlate nei ceti sociali più bassi.
Politica a parte, i numeri dipingono un panorama interessante, ribadendo innanzitutto che negli Stati Uniti l'obesità è veramente una piaga sociale, dato che riguarda oltre il 37% della popolazione generale, ma ben il 41,1% delle donne (gli uomini sono fermi al 33,6%). In questo senso, gli USA assomigliano agli altri paesi in cui i tassi di peso eccessivo superano il 30% (UK, Australia, Canada, Finlandia, Argentina), accomunati cioè da un reddito individuale medio annuale superiore a 30mila dollari. 
Andando a confrontare però l'obesità e il reddito, si scopre che l'eccesso di peso è effettivamente molto più diffuso tra le donne povere: è obeso infatti il 54,7% delle donne nere con un reddito basso (pari o appena superiore alla soglia di povertà, fissata a 11mila dollari l'anno per un single) e il 44.9% delle ispaniche; le donne con un reddito alto invece sono in media più magre (solo il 29% è obeso, con punte del 27% tra le bianche ricche). Quanto agli uomini, il rapporto si rovescia: in media solo il 29% dei maschi poveri di tutte le etnie sono obesi, mentre sono grassi i neri e gli ispanici più abbienti (rispettivamente con il 40% e 44% di tasso di obesità registrato).
La conclusione cui si arriva è semplice: i food stamps non favoriscono l'obesità, mentre la lotta al peso eccessivo dovrebbe essere una priorità per ogni paese ricco.
 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA