Cooperazione & Relazioni internazionali

Congo: Letta chiama Kinshasa

Oggi il premier Letta ha telefonato al primo ministro congolese, che ha annunciato il riesame dei casi delle famiglie italiane. In viaggio una delegazione di alti funzionari del MAE e del Ministero dell'Integrazione, che già domani incontreranno il primo ministro congolese

di Redazione

La prima buona notizia è che venti giorni dopo l’esplosione del “caso Congo”, Enrico Letta ha chiamato il Primo Ministro della Repubblica Democratica del Congo, Augustin Matata Ponyo Mapon, in merito alla situazione delle 24 famiglie italiane che da oltre un mese si trovano a Kinshasa per adottare un bambino. Rispetto a tali famiglie, pur ribadendo come «tutte le adozioni internazionali siano state temporaneamente sospese», il Primo Ministro della Repubblica Democratica del Congo – dice il comunicato del Governo italiano – «ha assicurato la volontà delle autorità di Kinshasa di procedere, con la massima considerazione e nello spirito di amicizia esistente tra i due Paesi, al riesame dei casi, in tempi rapidi e conformemente alle procedure vigenti». Seconda buona notizia.

La terza buona notizia è che dal comunicato del Governo apprendiamo che finalmente il Presidente Letta «ha disposto l’invio a Kinshasa di una delegazione di alti funzionari del Ministero degli Esteri e dell'Ufficio del Ministro dell'Integrazione, che già da domani avrà incontri con lo stesso Primo Ministro e le Autorità competenti, finalizzati a consentire un rapido ritorno in Italia delle famiglie con i propri figli».

È «un’ottima notizia», commenta Marco Griffini, presidente di Aibi, ente che supporta sei delle 24 famiglie coinvolte. Lunedì, dice Griffini, gli enti coinvolti nella vicenda Congo (AiBi, Enzo B e I cinque pani, ndr) avevano incontrato il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge. «Un incontro positivo, nel quale il ministro ci aveva detto dell’imminente partenza per Kinshasa di una delegazione italiana ad alto livello», confermata oggi dallo stesso premier. Le famiglie «sono serene e fiduciose, l’impegno delle istituzioni italiane le ha rassicurate», ha riferito Griffini.

«È una notizia che aspettavamo da tempo. Questa telefonata tra i due premier potrebbe finalmente sbloccare la situazione», dice la Presidente di ENZO B Cristina Nespoli. «Noi enti abbiamo sempre auspicato un dialogo e un confronto tra le autorità competenti dei due Paesi. Speriamo quindi in una rapida soluzione per far sì che queste famiglie possano tornare al più presto in Italia. Ringraziamo la Ministro Kyenge che fino ad oggi ha portato avanti quotidianamente la ricerca di una positiva soluzione per arrivare anche al dialogo fra i massimi livelli del nostro Governo con il Governo Congolese». 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA