Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Sanità & Ricerca

100mila notti gratuite: il Bambin Gesù presenta il suo primo bilancio sociale

L'Ospedale pediatrico della Santa Sede presenta il suo primo bilancio sociale: 3 milioni di euro di donazioni raccolte, 153 milioni di valore aggiunto, 100mila notti gratuite offerte ai familiari dei piccoli pazienti. Ecco i numeri del sistema "Bambino Gesù"

di Redazione

26mila interventi chirurgici, 300 trapianti, 9 nuovi geni-malattia scoperti nell'attività di ricerca, 100mila notti gratuite per i familiari dei piccoli ricoverati. 3 milioni di euro di donazioni raccolte nel 2012, che hanno interessato principalmente l'acquisto di apparecchiature, donazioni a Unità operative e a progetti sociali e internazionali. Sono questi i risultati del primo bilancio sociale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. «Un’iniziativa – ha spiegato il presidente dell’Ospedale Giuseppe Profiti – dettata dalla volontà di rispettare attraverso una rendicontazione pubblica i criteri di trasparenza e verificabilità del nostro operato. Il bilancio sociale é la testimonianza di ciò che quotidianamente il sistema Bambino Gesù realizza per i propri pazienti, per le loro famiglie e per la società in cui essi vivono».
 
Il documento, realizzato secondo gli standard GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale) sotto la guida del Laboratorio di Economia e Management dell'Università degli studi di Roma "Foro Italico",  racconta le attività svolte e i risultati sociali dall'Ospedale nel corso del 2012 sul piano economico, sociale, clinico e scientifico.

Sul piano della rendicontazione economica, l’Ospedale ha prodotto nel 2012 153 milioni di euro di valore aggiunto (+ 2.226.184 rispetto al 2011). Una cifra reinvestita per il 98% sul personale. Il restante 2% – pari a quasi 3 milioni di euro – costituisce il margine operativo lordo realizzato dall’Ospedale. Il valore aggiunto è un indice di salute dell’organizzazione, in quanto ne rappresenta la capacità di aggiungere valore a beni e servizi acquistati. Il risultato è dato dalla differenza tra il valore della produzione realizzata (260 milioni di euro) e i costi esterni sostenuti (materie e servizi, pari a 107 milioni di euro). Una cifra reinvestita sui circa 3.400 lavoratori dell’Ospedale, «la cui competenza e professionalità – ha sottolineato Profiti – costituisce la principale garanzia nella cura dei piccoli pazienti».
 
Sul piano della cura e dell'assistenza è aumentato il numero dei ricoveri, oltre 26mila nel 2012 (+5%), a dimostrazione della capacità di accoglienza e ricezione dell'Ospedale. Sono aumentati gli accessi al Pronto Soccorso, dalle 59mila visite del 2010 alle 71mila del 2012, prova della capacità di far fronte sempre di più ai casi di emergenza pediatrica. Le attività operatorie sono passate da 20mila a quasi 26mila (+26% dal 2010, +18% dal 2011), a dimostrazione del riconoscimento dell'Ospedale quale struttura di eccellenza e polo di attrazione per la cura dei minori. Il 28% dei pazienti ricoverati in regime ordinario provenivano da altre Regioni (Campania, Puglia e Calabria in primis). Il 12% sul totale dei ricoverati erano pazienti di origine straniera.

Sul fronte delle attività di accoglienza delle famiglie dei piccoli ricoverati, nel 2012 l'Ospedale ha garantito oltre 100mila notti gratuite negli alberghi della capitale e in altre strutture ricettive. Sono stati 4.500 i nuclei familiari coinvolti nei progetti di assistenza, 1.700 le mediazioni culturali svolte in 90 lingue diverse e 2.500 i bambini inseriti nel programma di scuola in ospedale. Di particolare rilievo sociale c’è anche l’accordo con il ministero della Giustizia per la gestione di una parte del Centro Unico di Prenotazione dell’Ospedale da parte di alcuni detenuti del carcere di Rebibbia. La presenza umanitaria del Bambino Gesù, infine, ha continuato a svilupparsi anche all’estero, dove l’Ospedale è presente con missioni, progetti e presidi sanitari stabili in 14 Paesi, dal Vietnam alla Tanzania.
 
«Tutte queste attività – ha concluso il presidente del Bambino Gesù Giuseppe Profiti – non sarebbero state possibili senza il sostegno e la generosità di tanti privati, professionisti, aziende, e volontari che da sempre con la loro vicinanza e il loro impegno sono diventati parte integrante del sistema Bambino Gesù».

Dal punto di vista della clinica e della ricerca scientifica, si conferma, per il 2012, l'elevata produttività dell'attività trapiantologica con quasi 300 trapianti tra rene, cuore, fegato, midollo, cornea, protesi valvolari cardiache e membrane amniotiche.
Sul piano della ricerca, tra i risultati più significativi ottenuti nel 2012 si segnalano l'identificazione di 9 nuovi geni-malattia nel campo della genetica e delle malattie rare; la messa a punto di modelli di simulazione per ottimizzare la correzione chirurgica delle cardiopatie nel campo delle malattie multifattoriali e dei fenotipi complessi; gli studi sulle cellule B della memoria nell'area di ricerca in immunologia e farmacoterapia; gli studi del profilo immunologico nei trapianti aploidentici in oncoematologia; lo sviluppo di un nuovo software per la valutazione delle acquisizione delle tecnologie sanitarie, per le innovazioni clinico-tecnologiche; lo sviluppo di tecniche chirurgiche mini-invasive sul piano delle innovazioni clinico-assistenziali. L'Impact Factor della produzione scientifica complessiva dell'Ospedale é continuato a crescere, così come il valore medio dell'IF prodotto da ciascun ricercatore. E' aumentata la partecipazione ai bandi ricerca nazionali e internazionali, cosi pure  il tasso di successo dei progetti presentati (dal 24% del 2011 al 29% del 2012) ovvero dei progetti finanziati.
 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA