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Zamagni: il SAD si apra al crowdfunding

Il Forum del sostegno a distanza chiederà a Renzi di portare in Europa il modello italiano del SAD, centrato sulle linee guida e sulla trasparenza. Mentre il professor Zamagni elogia questa forma di welfare generativo e propone una piattaforma di crowdfunding

di Sara De Carli

Si è tenuto a Roma nel weekend il XV Forum nazionale del Sostegno a Distanza. Un Forum che ha visto una cresciuta partecipazione, soprattutto da parte delle associazioni delle regioni del Sud e che – spiega Vincenzo Curatola, presidente di ForumSad – «per la prima volta ha allargato la scena all'Europa. Abbiamo lanciato due proposte: la prima è quella di approfittare del semestre di presidenza italiana per potrare anche in Europa l'approccio italiano al SAD, centrato sulla trasparenza e sulle linee guida, che l'Europa non ha. La seconda idea è quella di creare un network europeo del SAD: in Europa non esistono associazioni di secondo livello, le organizzazioni che fanno SAD là sono molto grosse. Si tratta di avviare rapporti, per arrivare ad avere un organismo rappresentativo comune». 

Anche Stefano Zamagni ha inviato un videomessaggio al Forum, dove ha parlato del SAD come di una pratica esemplare di welfare generativo: «Un termine che non è ancora entrato nel lessico degli italiani, ma che presto dominerà la scena. Quello che abbiamo conosciuto finora era un welfare redistributivo, mentre un welfare generativo è un welfare che va a rigenerare coloro ai quali si rivolge. In questo senso il SAD è una forma – certo non l’unica – di welfare generativo, perché va nella direzione di portare sostegno a chi ha capacità che resterebbero allo stato potenziale e che hanno bisogno di essere attivate».

Zamagni ha anche proposto al ForumSad di aprire una piattaforma di crowdfunding: «Difficoltà non ce ne sono, la legge è del 2012, basta studiare un po’ e capire come fare. Il successo sarebbe garantito: raccogliere contributi anche minimali, alla portata di tutti, che messi insieme potrebbero consentire tanti SAD in più. Perché girando per l’Italia io vedo che il SAD colpisce, la gente è disponibile ad impegnarsi per far “decollare” un’altra persona nel suo paese»


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