Politica & Istituzioni

Pacchetto Renzi, Bobba: L’impresa sociale in pole position

Intervista al sottosgretario al Welfare che seguirà l'iter della norma: «Possibile che alcuni passaggi siano anticipati rispetto alla legge delega, fra questi senz'altro quello relativo alla revisione della 155 è il più pronto». Guerini (Alleanza cooperative sociali):«La proposta di Servizio Civile Universale per 100.000 giovani sia avviata al più presto»

di Redazione

Il pacchetto Terzo settore presentato questa notte dal premier Matteo Renzi ha naturalmente sollecitato diverse reazioni nel mondo del non profit e della politica. Fra le prime, dopo quella
del piddino Edoardo Patriarca che con un tweet fa i complimenti al premier «per i tempi rispettati e il gioco di squadra», quelle del suo collega deputato del partito democratico e sottosegretario al Welfare Luigi Bobba, al quale è stata affidata la delega al Terzo settore e che quindi seguirà da vicino tutto l’iter del provvedimento o dei provvedimenti. Eh sì perché non è detto che la strada prescelta sia per forza quella del testo unico. «È così» conferma Bobba a Vita.it, «come nel caso del pacchetto Lavoro rispetto ai tempi della legge Delega potremmo anticipare qualcosa, come per esempio i provvedimenti sulla riforma dell’impresa sociale, tema sul qualche si è dibattuto a lungo e su cui mi sembra ci sia una condivisione piuttosto ampia». Quindi prima l’impresa sociale, poi il resto? «Può essere una buona soluzione», risponde Bobba. Che prova anche a prevedere le scadenze: «Diciamo che per il pacchetto completo potremmo immaginare una conclusione dell’iter entro i primi mesi del 2015, mentre per l’impresa sociale dovremmo farcela nei prossimi mesi». Rispetto al budget infine alcuni organi di informazione in questi giorni hanno anticipato una dotazione di 1,5 miliardi. «Non so da dove siano uscite queste notizie», chiarisce il sottosegretario, «le uniche cifre che sono state fatte sono quelle relative ai 500 milioni per l’impresa sociale, per il resto in questo momento è prematuro dare numeri, prima bisogna definire con precisione i contenuti, poi verranno le coperture».

Fra le reazioni del sociale da segnalare il ragionamento di Giuseppe Guerini, portavoce dell’Alleanza delle Cooperative Sociali, che mette in primo piano la misura sul servizio civile universale: «Accogliamo con soddisfazione e orgoglio il ruolo che il premier Renzi assegna alle cooperative sociali e alle imprese sociali quali attori più capaci di creare crescita e occupazione. La proposta di Servizio Civile Universale per 100.000 giovani sia avviata al più presto. L’emergenza per la disoccupazione giovanile è ora. Ricordiamo che un giovane su tre impegnato nel servizio civile, nelle nostre cooperative sociali, viene poi assunto. Poi un riferimento a Bruxelles. «Siamo d’accordo con la revisione dei requisiti per l’accreditamento e le procedure di affidamento. Nella stessa direzione – aggiunge Guerini – vanno anche alcune misure varate dall’Unione europea negli ultimi mesi. Le nuove direttive appalti e concessioni e la nuova programmazione di fondi comunitari 2014-2020 danno priorità alla cooperazione sociale e alle imprese sociali. La riforma annunciata dal premier è l’occasione per raccogliere e valorizzare queste opportunità a livello nazionale».  Continua Guerini: «Sono interessanti gli aspetti relativi alla riforma dei servizi sociali con scelte improntate a un maggior coinvolgimento della cooperazione sociale nella promozione delle politiche sociali: le nostre cooperative sociali che si stanno facendo carico dell’accoglienza dei richiedenti asilo e dei minori stranieri non accompagnati che sbarcano sulle nostre coste. Garantiamo l’accoglienza a fronte di un’Europa che latita e di ritardi nei pagamenti di oltre un anno».


Positivo anche il Forum del Terzo Settore, che per voce del portavoce Pietro Barbieri che confida che Linee Guida promosse da Renzi  possano «costituire un buon primo passo per la definizione di una nuova normativa di riferimento che il nostro Settore necessita e auspica da tanti anni».

 


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