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Lourdes più lontana per anziani e disabili. Allarme Unitalsi

Se invece dei treni si utilizzassero dei pullman potrebbero essere accompagnati a Lourdes metà degli attuali pellegrini anziani o con disabilità. Lo denunciano il presidente Unitalsi, Salvatore Pagliuca e i responsabili francesi dei pellegrinaggi

di Antonietta Nembri

Malati e disabili rischiano di avere sempre più problemi ad andare a Lourdes in treno. Questa la denuncia che arriva dalla città meta di pellegrinaggi da tutto il mondo. Fin dal 1800 il treno è stato il mezzo principale per arrivare alla grotta di Massabielle e lo sviluppo dei pellegrinaggi sia dei fedeli francesi sia di quelli che arrivavano da tutta Europa è andato di pari passo con lo sviluppo della rete ferroviaria. Ora la situazione sta cambiando e il futuro è tutt’altro che roseo. Ed è questa la denuncia che fanno in coro Francis Dias, coordinatore dei pellegrinaggi per il Santuario di Lourdes e, per l’Italia il presidente dell’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) Salvatore Pagliuca.

In una recente intervista sul magazine della città mariale che ha realizzato un’inchiesta sui trasporti di anziani e disabili verso Lourdes, Francis Dias denuncia: «Il degrado del servizio trasporto dei pellegrini con i treni speciali per Lourdes è divenuto sempre più evidente». Secondo Dias questo si spiega con la volontà esplicita della Sncf (la società nazionale delle ferrovie francesi) di sopprimere definitivamente i treni speciali a vantaggio del Tgv (treni alta velocità francesi) che però non è attrezzato di carrozze barellate. Lo scorso anno, per esempio alla stazione di Lourdes sono arrivati 205 treni speciali, ossia i cosiddetti treni bianchi quelli che anche dall’Italia sono riservati ai pellegrinaggi e che hanno carrozze attrezzate al trasporto delle persone che viaggiano allettate. E i cosiddetti pullman-ambulanza hanno costi molto elevati, dal 2000 le compagnie di autobus di Lourdes stanno investendo in questo settore, ma non sono in grado di rispondere all'alta domanda di trasporto,
In un comunicato Unitalsi rivela che la volontà di avvantaggiare l’alta velocità «è oggi anche una realtà concreta del nostro Paese, anche se con Trenitalia si sta studiando un progetto mirato a migliorare il trasporto dei treni speciali per ammalati e disabili diretti verso il Santuario mariano più conosciuto al mondo».
 
L’Unitalsi da parte suo intende mettere in atto tutte le sinergie per fare in modo di mantenere e garantire alle persone in difficoltà il pellegrinaggio a Lourdes con l’unico mezzo di trasporto ancor oggi adatto allo scopo, appunto il treno. «Partendo da uno studio fatto due anni fa si è potuto stimare che anche un trasporto alternativo al treno, cioè il pullman, ci impedirebbe di accompagnare a Lourdes almeno 6.000 pellegrini malati, la metà di quelli che accompagniamo oggi» spiega SalvatorePagliuca, presidente nazionale Unitalsi. E in effetti non tutti possono affrontare lunghi viaggi in pullman, o utilizzare l’aereo, mentre il treno nonostante le difficoltà degli ultimi anni resta il mezzo non solo tradizionale, ma il più adatto a rispondere alle esigenze di anziani e disabili.

Dello stesso avviso è Josette Bourdeu, Consigliera Generale degli Alti-Pirenei e neo sindaco della città mariana, sulla difficile quanto complessa situazione del trasporto ferroviario: «La diminuzione spettacolare del numero di treni di pellegrinaggi che arrivano a Lourdes è una catastrofe. Impossibile abbassare le braccia. Sono, infatti, convinta che il messaggio di Lourdes sia indissolubile dalla accoglienza delle persone malate».
Il Vescovo della Diocesi di Tarbes e Lourdes monsignor Nicolas Brouwet, ha chiaramente ricordato questo concetto anche nei suoi recenti orientamenti pastorali per il Santuario: «A Lourdes, i pellegrini malati e con disabilità hanno il primo posto. Sappiamo che il loro numero è in diminuzione, soprattutto quello di coloro che sono maggiormente colpiti. La nostra missione consiste nel rendere il loro pellegrinaggio possibile e fruttuoso». E ha aggiunto: «Spesso, sono persone malate o con disabilità che evangelizzano le persone sane con il loro attaccamento al Cristo, con la loro preghiera, la loro gioia e la loro fiducia nel Signore: esse fortificano la nostra speranza». A Lourdes il trasporto dei pellegrini malati è molto più di un semplice argomento di attualità, è un impegno di fede.
 


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