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Ponti tra passato e presente, gli adottivi adulti Ciai fanno il bis

Seconda edizione del meeting degli adottivi adulti promosso dal Gaa del Ciai. Ad aprire i lavori, sabato 14 giugno, all'Istituto degli Innocenti di Firenze, la presidente della Cai Silvia Della Monica

di Antonietta Nembri

Un anno dopo torna il meeting degli adottivi adulti, promosso dal Gaa (Gruppo adottivi adulti) del Ciai. Dopo l’appuntamento del 2013 a Bologna, l’edizione numero due che vede la collaborazione dell’Istituto degli Innocenti si terrà a Firenze e vedrà la partecipazione della presidente della Cai (Commissione adozioni internazionali), Silvia Della Monica e di Laura Martinez-Mora, responsabile legale della Segreteria della Conferenza dell'Aja che apriranno i lavori del meeting nazionale degli adottivi adulti.

«La presenza a Firenze di due importanti  istituzioni del mondo delle adozioni dimostra non solo l'interesse verso l'iniziativa ma anche il valore che deve essere dato all'esperienza degli adulti adottivi», commenta Paola Crestani, presidente Ciai. Una delle caratteristiche del meeting è l'essere aperto unicamente a persone adottive – e non quindi a un pubblico esterno – con la presenza di psicologi esperti di adozione in qualità di facilitatori dei momenti di discussione.

Questa seconda edizione del meeting, che si apre sabato 14 giugno all’Istituto degli Innocenti (ore 9 – 18), è una diretta conseguenza anche delle numerose sollecitazioni giunte proprio dai partecipanti all'incontro di Bologna del 2013: come allora anche a Firenze i principali protagonisti dell'adozione avranno la possibilità di ascoltarsi e confrontarsi e i risultati del meeting potranno contribuire a migliorare i servizi di Ciai a favore di figli e famiglie adottive.

Il titolo scelto per l’appuntamento fiorentino è “Ponti tra passato e presente” con cui si intende porre attenzione su come e quanto l’esperienza dell’abbandono incida sulle scelte di vita.
Non mancherà la riflessione sui quesiti che ogni figlio adottivo si pone naturalmente nel corso degli anni. Quesiti che vanno dal chiedersi quanto l’indagare sulla ricerca delle origini, è importante ai fini di rielaborare la propria identità. Ma anche la domanda relativa al come condividere la propria storia adottiva con il partner, specialmente quando si crea una nuova famiglia e si diventa genitori. Infine, nel costruire nuovi legami affettivi con la famiglia adottiva, quanto incidono i legami precedenti l'adozione (figure affettive di riferimento, tra cui i parenti biologici)?

Il programma prevede per la prima parte della giornata l’introduzione di Marco Chistolini, psicologo psicoterapeuta, responsabile scientifico e coordinatore del Gaa di Ciai che interverrà sul tema: “Come e quanto l’esperienza dell’abbandono incide sulla costruzione della propria identità personale”.

Seguiranno tre workshop concentrati sui temi portanti del meeting 2014, coordinati dal Gaa e dagli psicologi Marco Chistolini, Daria Vettori e Gregorio Mazzonis.
Nel pomeriggio, dopo l'illustrazione dei risultati dei workshop, tre adulti adottivi racconteranno le loro esperienze di vita.