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A piedi, bici o cavallo il boom della via Francigena

La Toscana inaugura la sua Via Francigena: 380 km che rappresentano il 20% del tratto europeo e il 40% di quello italiano. Un percorso da Canterbury a Roma che sempre più viandanti stanno riscoprendo

di Redazione

È una via lungo la quale solo lo scorso anno si sono contate oltre 100mila persone tra pellegrini e viaggiatori. E il trend è in ascesa da tre anni, ogni anno dal 2011 a oggi si ha una media di oltre 20% in più di “viandanti” all’anno.
Stiamo parlando della Via Francigena, un itinerario di circa 1800 km da Canterbury a Roma su cui non mancano progetti ambiziosi legati al viaggio. Il più ambizioso è promosso dal Consiglio d’Europa e da numerosi enti pubblici tra Comuni, Province e Regioni di quattro Paesi europei.

Tra gli attori che maggiormente stanno investendo e credendo nelle potenzialità di questo percorso di terra che attraversa Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia vi è la Regione Toscana che prima in Italia ha messo a sistema. Da non dimenticare che la via Francigena è un percorso che, come spiega Massimo Tedeschi, presidente dell'Associazione Europea delle Vie Francigene «sta attirando moltissimi viaggiatori e pellegrini, registrando percentuali molto interessanti, parliamo degli stessi numeri che faceva il Cammino di Santiago una quindicina di anni fa»

È soprattutto grazie ai diari di viaggio, e in particolare agli appunti di un illustre pellegrino, Sigerico, che è stato possibile ricostruire l’antico percorso della Francigena. Nel 990, dopo essere stato ordinato Arcivescovo di Canterbury da Papa Giovanni XV, l’Abate tornò a casa annotando su due pagine manoscritte le 80 mansioni in cui si fermò a pernottare.
La Via Francigena rappresenta da sempre un'opportunità straordinaria per scoprire – da una prospettiva unica e indimenticabile – paesaggi, tradizioni e suggestioni della Toscana: un viaggio nel viaggio, che attraversa la regione dal Passo della Cisa a Radicofani.

Un itinerario di 380 chilometri attrezzati, segnalati e in sicurezza da percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo: 15 tappe di un percorso che rappresenta il 20% del tratto europeo e il 40% di quello italiano, 200 interventi per la messa in sicurezza, 16 strutture di ospitalità finanziate, altre 44 di ospitalità ecclesiastica e 1200 strutture ricettive presenti nel raggio di un chilometro lungo il percorso, 200 eventi di animazione nel 2014.

Nato 24 anni fa, il progetto ha trovato il momento del suo rilancio cinque anni fa, come sottolinea l'Associazione Europea Vie Francigene, quando la Regione Toscana, divenendone capofila, ne ha assunto il coordinamento e l'ha proposto come obiettivo di legislatura e come risposta alle nuove domande poste dal turismo.

La Via Francigena è un viaggio nel tempo prima che nello spazio, attraverso il territorio toscano. È un interessante allineamento di realtà geografiche, produttive, sociali molto diverse. Il paesaggio muta senza soluzione di continuità dall’asprezza della Lunigiana al mare della Versilia, dalla piana lucchese alla dolcezza delle crete senesi. Un percorso straordinariamente bello, inaspettatamente nuovo e originale anche per chi già conosce i luoghi attraversati. Cambia il punto di vista, cambia il ritmo. Molti di noi conoscono Siena, o San Gimignano, o almeno pensano di conoscerli: in realtà solo attraversandoli sulla direttrice della Francigena ci renderemo conto di quanto la Strada abbia influenzato il tessuto urbano dei villaggi che spesso si sviluppano in lunghezza, e allineano le principali chiese e i palazzi più belli sulla Via. Forse conosciamo molti tra i capolavori del Romanico che popolano la Francigena, ma nel nostro viaggio li incontreremo uno dopo l’altro, e potremo comprendere l’importanza di questo cammino della Fede, e l’influenza che ebbe sullo sviluppo religioso e artistico di un’epoca.
 


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