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Cooperazione & Relazioni internazionali

Riforma ong, Intervita:«Definire i ruoli fra Agenzia e Direzione Generale»

Così Giorgio Zucchello, Direttore divisione cooperazione internazionale di Intervita, commenta il testo della legge che riorganizza la cooperazione internazionale italiana. Che aggiunge: «Sulla terminologia si poteva fare di più»

di Redazione

La legge approvata ieri dalla Camera, passerà al Senato, ma non dovrebbero esserci cambiamenti per quanto riguarda i contenuti.  Sul testo, ecco l'intervento di Intervita, ong nata a Milano nel 1999, impegnata in Italia, Asia, Africa e America Latina, a supporto dell’infanzia, delle donne e delle comunità locali nella lotta alla povertà e alle disuguaglianze, per uno sviluppo sostenibile. Da quest'anno cambia nome, sarà We World. Transizione che durerà sino al 2015.

Ecco il commento di Giorgio Zucchello.

«C’è qualcuno che si domanda: se ora c’è l’agenzia perché mantenere ancora la Direzione generale cooperazione allo sviluppo-DGCS? La copresenza di questi due organismi era stata oggetto di un emendamento che proponeva la cancellazione della DGCS. L’emendamento non è passato, quindi al momento ci sono due soggetti: Agenzia e la Direzione Generale. A questo punto occorre una precisa definizione dei ruoli».

«Il testo della legge usa l’espressione Paesi in via di sviluppo. Terminologia obsoleta. Meglio utilizzare Paesi del Sud del mondo. Potrebbe sembrare un discorso filosofico, ma le parole hanno un significato».

«Non è passato l’emendamento che fra le attività priooritarie di cooperazione internazionale indicava quelle di Peace building. Queste attività di Peace building sono sempre state gestite dalle Forze armate che spesso hanno utilizzato i fondi della cooperazione. In una situazione di ristrettezze di risorse economiche, occorre chiarire qual è il budget per la cooperazione e per il Peace building senza che quest'ultimo settore vada a a pescare in quello della cooperazione, nel caso manchino fondi.


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