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Economia & Impresa sociale 

MOBilitarsi, consum-attori per un’economia più sostenibile

Parte il porgetto fondato sui cash mob etici: momenti di aggregazione in cui i consumatori responsabili, o consum-attori, sono invitati a sperimentare il potere che hanno quando indirizzano collettivamente i loro acquisti

di Andrea Di Turi

Scalda i motori il progetto di Fondazione Cariplo con NeXteconomia per mobilitare i cittadini sul tema del consumo responsabile, identificato come una delle strade maestre per costruire dal basso una nuova economia più sostenibile in senso sociale e ambientale.

Cittadini per la sostenibilità: MOBilitarsi per una nuova economia per tutti”, questo il titolo del progetto, ruota intorno a iniziative definite di cash mob etico, come quelle di cui l’associazione presieduta da Giovanni Battista Costa è stata già protagonista nel recente passato, a Roma (nel maggio del 2013, sul tema del commercio equosolidale, e lo scorso aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra) e a Milano, all’interno del Salone della Csr e dell’Innovazione sociale 2013.

Si tratta di momenti di aggregazione in cui i consumatori responsabili, o consum-attori, sono invitati a sperimentare il potere che hanno quando indirizzano collettivamente i loro acquisti verso prodotti di aziende socialmente e ambientalmente sostenibili e possono così orientare il sistema economico-produttivo nel senso appunto della sostenibilità e dell’equità. Per dire che le aziende seriamente impegnate su questo fronte sono e saranno sempre più premiate dai consumatori, che nel momento dell’acquisto esprimono una sensibilità crescente – come ormai molte indagini hanno confermato e non solo in Italia – proprio verso le imprese che, ad esempio, offrono salari dignitosi e buone condizioni di lavoro ai propri dipendenti, oppure tutelano l’ambiente utilizzando energia rinnovabile e materiali eco-sostenibili nei processi produttivi.

L’obiettivo del progetto è di organizzare tra Milano e provincia un ciclo di cash mob etici, coinvolgendo le organizzazioni della società civile che già operano sul territorio e interessate a partecipare, a cominciare dai presidi locali delle tante realtà associate a NeXteconomia a livello nazionale (fra cui anche Vita, ndr), oltre che, naturalmente, le aziende che coglieranno questa sfida. Che è insieme un’opportunità, per le aziende, di differenziarsi e acquisire un vantaggio competitivo. Come? Avviando un dialogo con i propri stakeholder locali (stakeholder engagement), i consumatori in primis, i quali con l’acquisto “responsabile” all’interno del cash mob etico premieranno in modo concreto e al tempo simbolico quelle che avranno valutato come le più meritevoli. In una logica di premialità.

I primi incontri operativi per l’avvio del progetto si sono tenuti in estate a Milano. La prossima tappa è in programma giovedì 25, sempre presso la sede del Circolo Acli di Lambrate, a Milano.

Per raggiungere l’obiettivo prefissato, il progetto prevede anche la costituzione su Milano di un Comitato di azione territoriale, suddiviso in sotto-gruppi locali, che faranno da riferimento per i contatti con le aziende e le organizzazioni non profit partecipanti. Occupandosi anche di divulgare fra i cittadini l’importanza del voto col portafoglio, come ama definirlo l’economista Leonardo Becchetti (presidente del Comitato Tecnico-Scientifico di NeXt): la consapevolezza, cioè, che ogni volta che si acquista si vota implicitamente a sostegno di un modello socio-economico. E che dunque è responsabilità anche nostra, oltre che nel nostro interesse, renderlo più sostenibile.

 


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