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Torna in piazza l’Anthurium, il fiore della donazione d’organo

Il 4 e 5 ottobre i volontari di Aido sono nelle piazze italiane per la XIII Giornata nazionale di informazione e autofinanziamento. Obiettivo: diffondere la cultura della donazione di organi. A Roma l'11 ottobre la Giornata europea della donazione di organi

di Antonietta Nembri

Due weekend dedicati alla solidarietà e in particolare alla donazione degli organi. Ottobre, si apre infatti con due appuntamenti che hanno l’obiettivo di sviluppare il senso civico e la partecipazione: elementi che sono alla base della cultura della donazione perché, come sottolinea il presidente nazionale di Aido (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule), Vincenzo Passarelli «Senza un atto di “partecipazione civile” non ci può essere trapianto».

Il 4 e 5 ottobre, si celebra la tredicesima giornata nazionale Aido e sette giorni dopo, sabato 11 ottobre, Roma ospiterà, la Giornata europea della donazione di organi. Nel primo weekend di ottobre i volontari dell’associazione, presenti in oltre 1400 piazze, faranno informazione sull’importanza della donazione sia come valore sociale in sé sia come opportunità di salvare una vita. Simbolo della giornata nazionale anche quest’anno una piantina di Anthurium andreanum. Campagne informative e ricerca sui trapianti l’obiettivo della raccolta fondi. Ai banchetti, fa sapere il presidente Passarelli «sarà possibili sottoscrivere la dichiarazione di volontà positiva alla donazione di organi e tessuti». Per conoscere la piazza più vicina qui

Tra gli obiettivi dell’evento europeo dell’11 ottobre, inserito nell’agenda degli appuntamenti previsti nel corso del semestre di presidenza italiana dell’Ue, vi è la volontà di sottolinea come «il tema della donazione e del trapianto di organi, tessuti e cellule non ha confini geografici e culturali» dice Passarelli che ricorda come la qualità dei trapianti nel nostro Paese «è la migliore a livello europeo e sta anche aumentando il successo. È una terapia che ridà un’ottima possibilità di vita».

In Italia sono circa 9.700 i pazienti che hanno attualmente bisogno di un organo, mentre i trapianti effettuati sono circa 3mila. «Molto c’è quindi da fare per ridurre drasticamente le liste di attesa e per rispondere adeguatamente ai bisogni dei trapianti. Da parte delle Istituzioni sanitarie regionali c’è bisogno di una maggior volontà politica per portare a una migliore gestione delle attività e delle strutture di prelievo e trapianto di organi tessuti e cellule», rimarca il presidente di Aido. Fondamentale però resta la partecipazione solidale della popolazione ed è quella che gli eventi di questo ottobre vogliono stimolare e per una semplice ragione: per civismo e solidarietà umana. Sulla solidarietà il presidente Passarelli precisa «in ogni azione solidale c’è chi dà e chi riceve. Quando stiamo bene pensiamo di dover sempre dare. E questo a volte ci infastidisce. Proviamo ogni tanto a metterci nelle condizioni di chi deve ricevere: in che condizioni saremmo se dal trapianto dipendesse l’unica occasione di vita per noi o i nostri cari?»
Ma c’è una sottolineatura ulteriore e riguarda la donazione in campo sanitario: sangue, midollo osseo, organi, tessuti. Una aspetto fondamentale della solidarietà che ha un’unica finalità: garantire a tutti il diritto alla vita. «Questo dovrebbe spingerci a donare e a diffondere la cultura del trapianto di organi», conclude Passarelli.